Pentito: “A Licola liquidi tossici dell’Italsider dove ci sono centinaia di case. Sono anche al nord”


C’è un terreno, mai sequestrato, che è una vera e propria discarica abusiva dove sono stati smaltiti i liquidi dell’Italsider e altri rifiuti tossico-nocivi. Si trova vicino a centinaia di appartamenti, a Licola, in provincia di Napoli”. Queste le parole di Nunzio Perrella, boss pentito, che ha consegnato la dichiarazione a ilfattoquotidiano.it.

Io sono disposto a parlare con i magistrati, ma temo per la mia vita. – racconta il pentito – Mi diano il cambio delle generalità, la protezione e finisca diversamente da come finì 20 anni fa quando raccontai per primo il sistema criminale e molti sono rimasti impuniti. Io denunciai tutto ma ho notato che alcuni soggetti sono stati coinvolti altri non sono stati ‘toccati’“.

Nunzio Perrella è stato boss di camorra pentitosi nel 1992 raccontando dei traffici illeciti della camorra. Parla dei terreni contaminati e mai sequestrati in provincia di Napoli, dove guadagnava 10 lire a chilo di rifiuti smaltiti. “Negli anni ottanta – racconta – è stata realizzata una lottizzazione edilizia a Licola. Oggi ci sono centinaia di appartamenti. Durante la costruzione, in un’area adiacente, sono stati scaricati i liquidi dell’Italsider. Uno schifo. Nella zona verde ci sono le case, nella zona rossa c’è pattume tossico nocivo“. “I rifiuti tossici – continua – io li portavo tra Pianura e Agnano, a Napoli, i camion con i rifiuti li scaricavo in un canalone che abbiamo riempito di pattume, ma nessuno ha mai controllato né verificato”.

Io guadagnavo 10 lire al chilo, 200 milioni di lire al mese – racconta il boss pentito – solo con i rifiuti domestici senza considerare quelli speciali. La monnezza allora era oro perché si guadagnava un sacco e si rischiava pochissimo. Oggi c’è una beffa assurda. I produttori sono tornati in sella, i proprietari delle discariche si sono riciclati e alla fine hanno lasciato allo stato la spazzatura, ma i soldi non si trovano più. Sono stati riciclati”. “Ci sono altre aree contaminate nel centro-nord, bisogna intervenire subito, conclude.

Com’è possibile che ancora non si interviene? Come si possono lasciare rifiuti ancora lì sotto, dove vivono centinaia di persone?

Per vedere l’intervista al pentito, del FQ, clicca qui!


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