22 aprile, Giornata della Terra: insieme per un ambiente più sano.


Quando nasce la Giornata della Terra?  E perché?

La ricorrenza dell’ Earth Day (Giornata della Terra), fu concepita a partire dal 1969 da John McConnell, attivista per la pace: durante la conferenza dell’UNESCO a San Francisco, egli propose infatti l’istituzione di una giornata che celebrasse la Terra. È solo un anno più tardi, però, che questa venne ufficializzata da parte di Gaylord Nelson, Senatore degli Stati Uniti, in seguito ad uno dei più gravi disastri ambientali che colpì la California, causando la fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil. Il 22 aprile del 1970 venne celebrata, così, la prima Giornata della Terra: per l’occasione si mobilitarono circa 20 milioni di cittadini americani, adulti e non.

Oggi potremmo considerare storica quella manifestazione, dalla portata così forte numericamente e così sentita da parte dei cittadini. È solo a partire dal 2007 che l’italia sceglie di celebrare l’Earth Day, proponendo concerti, eventi culturali e incontri per condividere il problema della tutela ambientale. Quest’anno, a Napoli, in occasione della festa della Terra, si svolgerà l’Happy Earth Day, iniziativa organizzata dall’associazione Artstudio’93, con il patrocinio del comune, presso il Pan-Palazzo delle Arti il 21, 22 e 23 aprile. Il tema toccato sarà “Le Voci della Terra- macro e micro ecologie” e, per l’occasione, non mancheranno degustazioni, conferenze, musica e laboratori.

Si tratta dunque della più grande manifestazione ambientale del pianeta, “festeggiata” ogni 22 aprile. Ben 192, ad oggi, i paesi aderenti, che tentano di sensibilizzare l’interesse della popolazione relativo a tematiche importanti. I gruppi di ecologisti, infatti, si impegnano a “sfruttare” al meglio questa giornata per diffondere notizie relative alle problematiche del pianeta, e per fare in modo che vengano trovate soluzioni adatte ad esse, eliminando, o quantomeno riducendo, gli effetti negativi causati dall’attività dell’uomo. Inquinamento, scomparsa di migliaia di specie di piante e animali, distruzione degli ecosistemi: questi i temi discussi; questi problemi con i quali siamo costretti a convivere, purtroppo, quotidianamente. Riciclo dei materiali, divieto di utilizzare prodotti chimici, conservazione delle risorse naturali come il petrolio: queste soltanto alcune delle soluzioni.

Bisogna puntare ad un ambiente sano e sostenibile che valorizzi l’ambiente in quanto “elemento distintivo” del territorio; bisogna garantire, inoltre,  la tutela ed il rinnovamento delle risorse naturali e del patrimonio, agendo in favore di fonti rinnovabili. C’è da dire, tuttavia, che i numeri legati alla partecipazione internazionale all’Earth Day, si avvicinano oggi circa al miliardo di persone: risultato, questo, molto positivo: la “Green generation”, ormai, si va affermando con forza, ed è bene lasciarci coinvolgere da essa appieno, puntando allo sviluppo di una green economy sempre più vicino a tematiche ambientali.


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