Ballottaggi. Napoli, triste record: le 5 città con maggiore e minore affluenza


Fossimo stati a Rio de Janeiro, dove il 5 agosto prenderanno il via le Olimpiadi, ci sarebbe stato da sfregarsi le mani o da applaudire: 2 città campane sul podio, rispettivamente prima e terza. Peccato, invece, che le medaglie da mettere al collo sono – come si suol dire – “di legno” e riguardino i dati relativi all’affluenza di votanti registrata durante i ballottaggi per le elezioni amministrative svoltesi nella giornata di ieri.

Sedici regioni e cinquantatré città chiamate ad andare al voto per la seconda volta dopo i risultati delle urne di due settimane prima, ma in pochi – ancora meno rispetto al primo turno – hanno accolto gli inviti da parte della politica e dei mass media italiani. Basti pensare che solo la metà dei cittadini (secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno il 50,52%) hanno svolto quello che viene considerato uno dei principali doveri civici di una cittadinanza attiva. Ciò che l’Italia ancora una volta non ha dimostrato di avere, la Campania su tutte le altre regioni chiamate al voto.

La città nella quale, infatti, è stata indiscutibilmente minore la percentuale di affluenza ai ballottaggi è Napoli, con solo il 37,88% degli abitanti partenopei a scegliere tra l’attuale sindaco Luigi De Magistris (confermato alla guida del capoluogo campano) e Gianni Lettieri. Un dato reso ancor più allarmante se si pena al divario registrato rispetto alla seconda città nella quale i votanti sono stati in numero davvero esiguo, ovvero Brindisi, dove la percentuale “sale” già al 47,71%. Praticamente dieci punti percentuali di differenza, a testimonianza di un popolo sempre più sfiduciato e sempre meno fiducioso che la politica, al di là dei rappresentanti di turno, possa cambiare in meglio la situazione.

Pensiero talmente negativo da superare i confini politici del napoletano per diffondersi a macchia d’olio anche nella vicina Caserta, che con il suo 47,28%  di votanti ai ballottaggi completa il podio meno ambito (forse) d’Italia. Nei fantastici cinque rientrano poi anche Crotone, con una percentuale di votanti pari al 47,71% e a sorpresa una città settentrionale, Varese, dove la soglia si è fermata al 48,94%. Segno, in fondo, che (storpiando un famoso detto) tutta l’Italia è paese.

Da segnalare, invece, per quel che riguarda la Campania i buoni dati di affluenza ai ballottaggi fatti registrare a Salerno (57,94%) e a Benevento (58,68%), anche se pur sempre lontani da quelli delle cinque città in cui le persone che hanno votato sono state di più.

Il rovescio della medaglia, infatti, premia come città con maggiore affluenza alle urne Cuneo, dove la percentuale ha raggiunto addirittura il 77,98% dei votanti. Secondo posto per Reggio Emilia, con il 69,88% e terzo per Matera, con il 63,43%. Appena dietro Sondrio, con il 63,25% di affluenza e Potenza, con una percentuale pari al 63,24%. Dati, quest’ultimi, che evidenziano una controtendenza inaspettata: una regione del Sud piazza ben due città tra le cinque d’Italia con più votanti e che in un certo senso pareggia il triste record della Campania.

 


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