I debiti da ripianare sono troppi, e ammontano a circa 7 milioni di euro. Così, il Comune di Napoli, come riporta Il Mattino, mette in liquidazione le Terme di Agnano Spa. Per risanare il buco, la società è costretta a vendere i beni non strategici, primo tra tutti la pompa di benzina, di proprietà pubblica e attualmente affittata a privati. Il valore complessivo ammonta a 300mila euro e la scadenza per presentare le domande è fissata per venerdì a mezzogiorno. Diversa, invece, la situazione del ristorante “Le due palme”, che potrebbe ricevere proposte in futuro.
Intanto, dal 23 giugno scorso, la gestione dell’impianto termale per i prossimi 30 anni è stata affidata all‘Rti, con mandatario il Consorzio Stabile Infratech. Il primo tavolo di consultazione sindacale per il passaggio dei 60 lavoratori alla nuova società è fissato per domani.
Quanto alle Terme, la crisi è iniziata già da alcuni anni, con ripercussioni sia sulla qualità dei servizi offerti che sulle condizioni dei lavoratori che, sostengono i sindacati, hanno ancora 5 mensilità arretrate.
Ecco perché è necessaria la decisione del Comune, che ha “avviato la procedura di vendita di fabbricati e terreni alienabili non strategici per il proprio programma di sviluppo e non ricompresi nella procedura ad evidenza pubblica per la concessione in fitto di azienda 30nnale del Complesso Terme di Agnano”.
Si tratta della pompa di benzina in via Agnano Astroni, con rendita catastale di 5.216,21 euro, e di una porzione di 1.735 metri quadrati di un terreno non edificabile, nella stessa zona, con un valore di stima complessivo di circa 300mila euro. È prevista una cauzione irrevocabile di 30mila euro.
Qui il bando.