Il dermatologo: “Bagno in acqua sporca, quello che si rischia”


Secondo i dati 2016 di Confesercenti il 62% degli italiani preferisce il mare come meta per trascorrere le vacanze estive. Numeri in aumento del +8% rispetto alla stagione scorsa. Cifre che lasciano pochi dubbi: i nostri connazionali amano rilassarsi e divertirsi sulla spiaggia ma attenzione alle trappole che possono nascondersi.

La qualità dell’acqua del mare o di una piscina, il contatto con la sabbia sporca, l’esposizione continua e senza protezione al sole, potrebbero rappresentare delle minacce da non sottovalutare.

A chiarire diversi dubbi sulla questione ci ha pensato il dermatologo napoletano Gianluca Petrillo. Il dottore che lavora a Pompei ha prontamente risolto una questione tra le più preoccupanti per i bagnanti. Cosa può accadere al nostro corpo, alla pelle, se ci immergiamo in un mare dove è vietata la balneazione?

“Le conseguenze previste sono gastriti e infezioni cutanee, perché significa immergersi in acque con una percentuale maggiore di presenza batterica. Per quanto riguarda le gastriti il pericolo può essere eluso se si evita di ingerire acqua, il semplice contatto non rappresenta un problema. Diversamente  – sottolinea Petrillo – anche il semplice contatto con l’acqua o con la sabbia potrebbe provocare delle infezioni”. Attenzione quindi non solo alla qualità dell’acqua ma anche a quella della sabbia: “Le infezioni più diffuse sono dermatiti e quelle che colpiscono i genitali, soprattutto nelle bambine, ma anche piodermatiti da staffilococco“.

Mare o piscina, se la qualità dell’acqua è irreprensibile il rischio di contrarre infezioni non sussiste: “In piscina c’è il rischio di contrarre micosi oppure verruche. Ma tutto ruota intorno alla pulizia delle acque: se le vasche sono curate non sussistono pericoli. Nel caso in cui si dovessero contrarre delle infezioni solitamente le cure sono basate su idrocortisoni, creme emolienti ma in alcuni casi anche antibiotici e antistaminici per i casi più complessi“.

Il mare e il sole rappresentano un pericolo ma con le dovute precauzioni si configurano come un’opportunità con effetti benefici per la salute dell’uomo: “L’acqua del mare aiuta contro gli eczemi e psoriasi. Effetti positivi ne abbiamo anche con l’esposizione al sole: osteoporosi e sugli ormoni della crescita“.

Ma è necessario proteggersi, soprattutto per una certa tipologia di soggetti come i bambini e gli anziani e in determinate ore del giorno dove il sole cocente potrebbe tirarci qualche brutto scherzo: “Personalmente consiglio sempre una protezione con fattore SPF 50, poi ci sono soggetti con la carnagione più scura dove è possibile anche utilizzarne una più leggera con fattore SPF 30 ma io consiglio sempre la prima. Inoltre sebbene la maggior parte di queste creme è resistente all’acqua è meglio applicarla più volte nel corso di una giornata, soprattutto se si sta parecchio tempo in acqua, ogni 2/4 ore. Sono contrario agli oli abbronzanti, perché possono procurare ustioni e gli oli fai da te li considero micidiali”. 

C’è una cosa a cui bisogna assolutamente sottrarsi? “Evitare l’esposizione al sole dalle 11 alle 15, in queste ore viene trasmesso il 50% dei raggi ultravioletti oppure se proprio si vuole stare al sole in queste 4 ore consiglio di proteggersi con molta cura”. 

 


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