Scie chimiche, verità o bufala? Ecco cosa dice il nuovo studio americano


È da qualche anno, ormai, che si sente di parlare di scie chimiche, ossia delle tracce lasciate dagli aerei nel cielo che conterrebbero, secondo alcuni, delle tracce chimiche o batteriologiche al fine di effettuare degli esperimenti. Secondo i fautori di questa tesi, tali scie comporterebbero gravi danni per la salute, essendo inquinanti o, addirittura, in grado di comportare un controllo sulla mente della popolazione.

Uno studio della University of California Irvine ha smentito questa teoria affermando che si tratti di una bufala, come d’altra parte aveva fatto già tempo addietro la comunità scientifica. A 77 ricercatori specializzati nello studio dell’atmosfera è stato chiesto se avessero mai trovato trovato tracce di manipolazioni, domanda che ha ricevuto una risposta negativa 76 volte. Solo un ricercatore ha sostenuto di aver riscontrato, una volta sola, un livello di bario sopra la media, al quale corrispondeva tuttavia una scarsa e innocua presenza dell’elemento nel terreno.

Tutti gli scienziati hanno, invece, spiegato che le presunte scie chimiche possono essere spiegate grazie alla condensazione del vapore acqueo che circonda i gas di scarico degli aerei, che in condizioni particolari (traffico aereo, clima) possono assumere forme inusuali. Le “scie intermittenti”, che secondo i complottisti sono dovute al fatto che gli aerei spruzzerebbero le sostanze chimiche a intervalli, sono dovute a un passaggio dell’areo da zone più umide a zone più secche, dove la scia di dissolve prima.

L’allarme scie chimiche è sorto negli anni ’90, quando negli Stati Uniti alcuni gruppi cominciarono ad accusare il Governo di immettere sostanze chimiche nell’atmosfera per il controllo del clima o per altri tipi di esperimenti, tra cui il controllo della popolazione. Tali gruppi ritengono che la maggiore persistenza nell’atmosfera delle scie sia dovuta alle sostanze chimiche di cui sono composte, mentre la comunità scientifica ha spiegato che il permanere delle scie sia dovuto ai cambiamenti climatici e all’incrementato numero di aerei che solcano il cielo.


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