Madre Cantone: “Costretta dal fidanzato a girare quei video, soffriva già per via del padre”


Non riesce a rassegnarsi la signora Maria Teresa Giglio alla morte di Tiziana Cantone, perché riuscire a sopportare il dolore provocato dalla dipartita della propria figlia sarebbe innaturale, proprio come l’estremo gesto della giovane di Casalnuovo costretta a trasferirsi a Mugnano, toltasi la vita con un cappio al collo all’interno della cantina della sua abitazione. Molte, però, secondo la madre, le motivazioni che l’avrebbero spinta a farlo e che la tormentavano da tempo. La colpa principale la signora Giglio la addossa, tuttavia, al suo ex: “Anche se in quella cantina dove si è tolta la vita Tiziana era da sola, moralmente, a tirarle il cappio intorno al collo sono stati l’ex fidanzato e quelli che ne hanno approfittato“.

Il chiaro riferimento è rivolto anche a tutti quegli organi di stampa che hanno diffuso il video hard girato con l’amante e ai canali social, verso cui, infatti, era stata già intentata una causa con la richiesta – esaudita – del diritto all’oblio. Tiziana Cantone, però, non riusciva a dimenticare, a causa dei numerosi processi da affrontare, dell’etichetta sgradevole di “donna facile” di cui non riusciva più a scrollarsi di dosso e dei cambi d’abitazione per “fuggire” dagli sguardi accusatori di chi la conosceva. “Ha trascorso tutta l’estate del 2015 in Emilia, ospite di alcuni amici, ma poi è ritornata a stare col fidanzato“.

Già, è proprio contro di lui, S.D.P., col quale – stando ad alcune indiscrezioni del CorrieredelMezzogiorno.it – avrebbe avuta una telefonata proprio nel giorno del suicidio – che si scaglia la madre di Tiziana Cantone: “Hanno vissuto insieme per circa un anno, a cavallo tra il 2014 e il 2015, ma a me non è mai piaciuto – racconta la signora Giglio sulle pagine de IlMattino.it – Una notte, poi, Tiziana bussò a casa. Era ubriaca, sconvolta come non mai. Mi chiese di dormire da noi. Mi disse tra le lacrime che aveva litigato con il suo fidanzato. Mi raccontò che avevano fatto alcuni giochetti, e che tutto era stato ripreso con una videocamera o un telefonino. I video erano finiti in rete: subito erano diventati virali“. Ma ciò di cui proprio non riesce a capacitarsi la signora Giglio è di quanto le raccontò la figlia poco dopo: “Tiziana mi confidò che il fidanzato l’aveva costretta a girare questi video con altri partner in più occasioni, perché provava piacere. L’unica concessione, consisteva nel fatto che Tiziana potesse scegliere il partner“.

Quella, però, fu la sera che cambiò tutto, perché la grande diffusione del video fu il colpo di grazie per una ragazza che la madre definisce fragile: “Tiziana tentò per due volte il suicidio. La prima volta accadde a dicembre del 2015. Ebbe una telefonata animata con il suo ex. Ingerì alcol e barbiturici, ma il 118 intervenne in tempo e lei si salvò”. Il secondo tentativo di suicidio qualche mese dopo. «Tentò di lanciarsi nel vuoto dal balcone dell’abitazione del suo convivente“. Una fragilità che avrebbe origine dall’assenza di una figura paterna, sempre stando al racconto della madre: “Tiziana ha sempre sofferto per essere stata abbandonata dal padre. Voleva anche prendere il mio cognome. Non lo ha mai visto e per qualche periodo, a venti anni, è stata schiava dell’alcol. Abbiamo dovuto curarla con degli specialisti, ma in cuor mio sapevo che rimaneva fragile“. Una fragilità alla quale Tiziana Cantone ha ceduto irrimediabilmente martedì scorso. Oggi, alle 11:30 sarà allestita la camera ardente a Casalnuovo, mentre i funerali si svolgeranno alle 15:00.

Questa è, in ogni caso, una versione dei fatti data dalla madre di Tiziana, mentre S.D.P. non si è espresso sull’intera questione. Il suo racconto, infatti, potrebbe essere diverso.


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