Ecco le luminarie a Napoli: “È la capitale del Sud. Metteremo in imbarazzo De Luca”


I riflettori, sul tema e simili, sono già accesi da un po’, da martedì toccherà anche alle tradizionali luminarie. Ufficialmente comincerà, infatti, il prossimo 22 novembre il Natale della città di Napoli, con il via libera – per mano del sindaco Luigi de Magistris e dell’assessore all’illuminazione pubblica Ciro Borriello –  per l’accensione delle luci installate in via Toledo e via San Biagio dei Librai, cui faranno poi seguito le altre zone. Un modo per lanciare anche una sfida alla “rivale” Salerno e al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che quest’anno ha finanziato le famose Luci d’artista della città con un esborso di 3 milioni di euro.

Costeranno solo 800 mila euro, infatti, le luminarie napoletane, che per numero di strade raggiunte saranno anche più numerose. Non solo le famose strade presepiali, dunque, saranno illuminate a festa a partire dai prossimi giorni e fino agli inizi di gennaio, ma anche Chiaia, il Vomero, la Sanità, Scampia, Secondigliano, Fuorigrotta, San Giovanni a Teduccio e il Centro Direzionale, tanto per citarne alcune. L’intero iter di installazioni previsto per le luminarie natalizie, stando ai piani del Comune di Napoli, dovrebbe ultimarsi entro il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre.

Chissà, invece, quando avranno fine le polemiche sorte intorno a un Natale mai come quest’anno tanto discusso. Dopo il tanto parlare circa “N’albero”, proprio le luminarie sono balzate agli onori della cronaca, e anche della politica, a causa degli ingenti finanziamenti accordati da De Luca alla città di Salerno per le sue celeberrime Luci d’artista, sui quali – in un’intervista rilasciata a Il Mattino – è voluto entrare a gamba tesa lo stesso assessore Borriello: “L’anno prossimo cercheremo di creare un’interlocuzione con la Regione. Metteremo in imbarazzo De Luca, perché i 3 milioni li vorremmo portare a Napoli. Certo, sappiamo fare cose migliori anche con 1,5 milioni, però ce li deve dare. Napoli è la Capitale del Sud e non può prendersi le briciole degli altri. Senza alcuna discriminazione, sia chiaro. Il problema non è territoriale, è politico“.


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