Insulta i funzionari dell’INPS, denunciato: “Non ci dànno i soldi, siamo umiliati”


Un funzionario dell’INPS in servizio sull’Isola di Ischia ha denunciato Luigi L., un ragazzo di 31 anni che lo aveva filmato mentre svolgeva il suo lavoro.

Il ragazzo, un lavoratore stagionale come tanti isolani, si trovava in fila insieme a numerose altre persone per avere dei chiarimenti in merito alla mancata chiusura di alcune pratiche per l’indennità di disoccupazione. A causa di tali ritardi, risalenti in alcuni casi anche ad un anno, agli stagionali non viene corrisposto quanto gli spetta, e molti di essi non hanno potuto nemmeno festeggiare il Natale.

Stando al racconto di alcuni testimoni, nonostante la grossa fila gli sportelli aperti erano soltanto due, dunque al danno si aggiungeva la beffa dell’attesa interminabile. Il ragazzo, a quel punto, ha girato un video all’interno dell’ufficio per denunciare la situazione e l’ha pubblicato su Facebook accusando per iscritto – in maniera colorita – gli impiegati di negligenza e inettitudine. Il video è ancora online ed è condiviso con tutti, quindi ogni utente è in grado di vederlo.

Subito si sono scatenati commenti accesi ed in qualche caso diffamatori, da parte di chi aveva visto il video, nei confronti dei funzionari, accusati di non svolgere bene il loro lavoro. Il volto di uno di tali funzionari era ben visibile nel filmato, così costui si è recato dalla polizia. Il 31enne è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i reati di diffamazione, molestie ed illecito trattamento dei dati personali.

È lo stesso Luigi a raccontarci la sua versione dei fatti, che non ha trovato spazio sui quotidiani che si sono interessati della vicenda e che dovrà essere verificata dalle autorità competenti:

L’altro giorno (giovedì 12 gennaio, ndr) mi sono recato all’ufficio INPS perché, dopo due chiamate al call center e due enormi file all’ufficio, ho scoperto che non mi avevano neanche chiuso la domanda dell’anno scorso. Il pagamento in mio favore, quindi, è slittato ulteriormente come per centinaia, se non migliaia di persone, nello stesso mio stato.

Tutti gli anni dobbiamo combattere per ciò che ci spetta di diritto. Le domande, ripeto, risultano non chiuse nonostante sia passato un anno, non so per quale motivo. Non so se si sia trattato di negligenza da parte degli impiegati, non spetta a me deciderlo ma a chi ha il compito di vigilare.

Ero in fila insieme a decine di persone, come si vede nel video che ho girato e che mi è costata la denuncia, tuttavia l’ufficio ha aperto soltanto due sportelli e noi disperati eravamo costretti ad attese infinite per farci ribadire, per l’ennesima volta, che soldi per noi non ce n’erano. Ho visto gente dell’età di mio padre subire l’ennesima angheria, non ho resistito alla rabbia e ho girato un video pubblicandolo su Facebook. A quel punto ho assistito alla solerzia con la quale sono stato denunciato.

Cercavo giustizia ed ho trovato la legge, ma non mi pento perché dopo la mia chiassosa insorgenza si sono dati da fare e ci hanno fatto entrare a cinque a cinque.

Natale, per noi, è stato triste perché a causa della mancata chiusura della pratica non abbiamo percepito ciò che ci spetta. Non ci dànno i soldi e la rabbia è tanta perché ti senti umiliato nel farti prestare somme da amici e parenti per scartare i regali sotto l’albero. Noi stagionali, dopo il Jobs act, abbiamo avuto l’indennità dimezzata e come se non bastasse dobbiamo fare file interminabili a causa di circostanze assurde ed errori che non dipendono da noi.


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