Taglialatela: “Juve favorita dagli arbitri. Ciò che è passato può accadere di nuovo”


Marcello Taglialatela, parlamentare e membro della Commissione Antimafia, scatenato ai microfoni de La Zanzara, programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani con David Parenzo su Radio 24.

A quattro giorni dal big match Napoli-Juve, l’onorevole napoletano risponde alle domande di Cruciani sui cori contro la Juve e sull’inchiesta della Federcalcio sui biglietti alle curve.

Il conduttore de La Zanzara chiede a Taglialatela delle scritte Juve Merda, visto che è stato fotografato con una sciarpa al collo.

Il parlamentare risponde“E questo che c’entra con i violenti?”. Non è un messaggio di pace, replica Cruciani. Ma Taglialatela insiste. “Anche se definisco così la Juve questo non mi impedisce di esprimere le mie opinioni. E poi io sono un ultrà, assolutamente. Sono un ultras del Napoli, ovviamente per la passione non per altre cose. Ogni tanto dico Juve Merda, sì. Mi diverte, lo canto anche, capita di dirlo allo stadio. Quando la Juventus lo merita”.

E quand’è che la Juventus se lo merita? “Quando ci sono favori arbitrali, la Juve è favorita dagli arbitri. Alla Juve sono stati nel passato revocati degli scudetti”.

Ma solo nel passato, precisa Cruciani che domanda a Taglialatela sepensa che quello che è accaduto nel passato possa accadere nel presente: “La Juve riceve favori arbitrali, gli arbitri stringono le mani e ricevono abbracci dai giocatori bianconeri. Fate voi. Non è una cosa bella”.

La Zanzara poi tira in ballo i cori di Salvini contro Napoli. “E che c’entra? – prosegue Taglialatela – Quello è un coro contro Napoli. In quel coro uno si augura che i napoletani vengano lavati col fuoco. E’ diverso. Va bene gridare Juve Merda allo stadio quando se lo merita”.

Cruciani domanda se il campionato sia truccato. La replica dell’onorevole è secca: “La Juve riceve favori arbitrali, gli arbitri stringono le mani e ricevono abbracci dai giocatori bianconeri. Fate voi. Non è una cosa bella. E poi gli arbitri prendono soldi dalla Fiat e dalla Juventus, sono sponsorizzati da una società che fa capo alla Fiat e dunque alla Juve. Nella migliore delle ipotesi la Juventus ha sottovalutato il ruolo di quell’indagato per reati così gravi come l’appartenenza alla ‘ndrangheta. Ma da tifoso del Napoli preferisco battere la Juve sul campo, non mi interessa una squalifica per Agnelli o per la squadra”.


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