E’ napoletano il nuovo genio dell’agricoltura: Filippo Iodice ha vinto l’AgraDemy 2017
Apr 24, 2017 - Redazione
L’AgraDemy è stato promosso da AlmavivA, la Società ICT leader in Italia nel settore agricoltura e partner consolidato delle principali Amministrazioni centrali dello Stato, il premio è stato presentato a Vinitaly alla presenza del Direttore Generale Ismea Raffaele Borriello, del Capo Dipartimento politiche competitive e qualità alimentare del Mipaaf Luca Bianchi, e del Direttore dell’Agea Gabriele Papa Pagliardini.
Forte della sua lunga esperienza nel settore agricolo e alimentare, AlmavivA guarda al mondo dell’università e della ricerca come privilegiata fonte di innovazione e leva di modernizzazione per l’agricoltura, settore fondamentale dell’economia italiana che vede il nostro Paese al terzo posto nella Ue per capacità produttiva.
“L’iniziativa avviata da AlmavivA e rivolta alle generazioni più giovani – ha sottolineato il Direttore Generale Ismea Raffaele Borriello, consegnando il riconoscimento al neo laureato – costituisce un importante contributo di idee ed energie innovative per la crescita dell’intero comparto agroalimentare”.
“Il Premio AgraDemy 2017 si propone come opportunità per dare forma alle idee – ha affermato Antonio Amati, Direttore Generale Divisione IT di AlmavivA – vuole avvicinare l’ambito della ricerca e i preziosi spunti accademici alla capacità progettuale di una grande azienda che ha le più elevate professionalità di System Integration in ambito Agrifood ed offre una costante impegno nella realizzazione di innovative soluzioni tecnologiche nel settore agricolo e di tutela del territorio”.
La Giuria, composta da esperti del settore informatico e agroalimentare, valuterà la miglior tesi di laurea/dottorato di ricerca, secondo criteri di rigore scientifico e organicità, originalità e contenuto innovativo, qualità e completezza delle conclusioni. Al vincitore verrà assegnata una borsa di studio del valore di diecimila euro e offerto uno stage di sei mesi in cui applicare ed ulteriormente sviluppare la proposizione accademica.