La Juventus e i suoi tifosi meridionali: simbolo di una colonizzazione mentale ed economica

Foto di repertorio


2 anni dopo la Juventus perde in una finale di Champions League. Da quel giugno 2015 contro il Barcellona ad un’altra spagnola, il Real Madrid che bissa il successo della scorsa stagione nella magica serata di Cardiff.  Poteva essere l’anno del numero 3: Scudetto, Coppa Italia e Champions. Il mancato triplete di Allegri dopo quello ottenuto da Josè Mourinho con l’Inter nel 2010. La Juventus è vittima di una maledizione da finali perse che la perseguita da tempo: questa era la nona, ne ha perse ben 7. Ad oggi detiene questo triste primato di insuccessi all’ultimo atto della massima competizione continentale.

Stasera molti campani e meridionali in generale avrebbero fatto festa, molti di loro sono saliti su di un treno per raggiungere  Torino e assistere all’incontro a Piazza San Carlo. Le camere d’albergo del capoluogo piemontese hanno fatto registrare il tutto esaurito: l’emigrazione di tanti sostenitori della Juventus certifica, per chi volesse ancora sostenere il contrario,  la rappresentazione nel calcio di quanto accaduto storicamente dall’Unità d’Italia ad oggi con tutte le sue ripercussioni.

Il suo popolo è quello conquistato prima con le armi, colonizzato poi espropriandolo delle sue ricchezze e infine sfruttato con la promessa di un futuro migliore nel Nord-Ovest del Paese, dove si sviluppò la ricchezza italica. Da quel momento i meridionali, assuefatti dal potere piemontese, sono diventati degli eterni emigranti e subalterni alle strategie politiche ed economiche dei governanti. Hanno cominciato a tifare per la squadra che meglio rappresentava queste condizioni, diventando tifosi prima della famiglia Agnelli e poi della squadra. Non è dunque un caso se un covo ricco di tifosi juventini è presente in maniera nutrita proprio nel meridione d’Italia. Le storie sulla libertà del tifo sono assai spassose e anche credibili ma un numero così ampio di tifosi bianconeri sarebbe inspiegabile senza tener conto della storia.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI