Scuola: boom di trasferimenti al Sud, istituti svuotati al Nord

Evasione scolastica


Anche quest’anno scolastico è giunto alla sua conclusione, salvo gli esami ancora in corso. Approfittando del periodo di mobilità moltissimi insegnanti hanno fatto richiesta di trasferimento per lavorare in un istituto più vicino alle loro case ed alle loro famiglie. Secondo i dati diffusi dal MIUR e pubblicati dal Corriere del Mezzogiorno sono 38.180 i docenti che hanno chiesto di cambiare regione e, fra questi, pochi più di 2.000 l’hanno fatto per un aumento di carriera.

La maggior parte sono, infatti, insegnanti meridionali assunti in scuole del Nord grazie alla manovra “Buona Scuola” e che dopo un anno passato da pendolari stanno cercando di riavvicinarsi a casa. Purtroppo, il MIUR avvisa che solo il 42,1% delle richieste è stato soddisfatto, circa due su cinque. Molti per ottenere il trasferimento hanno dovuto ricorrere a permessi speciali come il dover assistere una persona malata o disabile.

Questo esodo vede le scuole del Sud sature ed inaccessibili, mentre quelle del Nord restano deserte ed obbligate a chiedere ingenti supplementi per coprire i vuoti. Unica distinzione va fatta per tutta l’area metropolitana di Napoli: sempre secondo i dati pubblicati andrebbero assegnati, su territorio partenopeo, ancora 187 posti come insegnante di sostegno e 115 posti come maestro di scuola primaria.


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