Come riportato da lacittàdisalerno.it, dopo alcuni giorni però era rimasta sempre più attratta dalla situazione e aveva deciso di seguire le istruzioni che gli venivano ordinate on line. Oltre all’autolesionismo la ragazza veniva obbligata a minacciare di morte la famiglia e a prepararsi a compiere il suicidio il 50° giorno dall’inizio del “processo”. Questo percorso al suicidio è stato fortunatamente interrotto dai suoi genitori che, insospettiti da alcuni atteggiamenti della figlia, hanno insistito affinchè raccontasse cosa le stava accadendo. Messa alle strette la 15enne ha raccontato tutto ai suoi genitori.
Ora la Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio a carico di ignoti mentre il telefono della ragazza è stato sequestrato. Attualmente sono in corso le indagini allo scopo di individuare i responsabili. I genitori erano ignari dell’esistenza di questo fenomeno, ma quando hanno visto le chat mostrate dalla loro stessa figlia non c’è stato più nemmeno un minuto da perdere. Gli inquirenti mirano ad individuare le amiche della 14enne che facevano lo stesso gioco.