Preside toglie la Madonnina dalla scuola: “È vietato dire le preghiere”

Evasione scolastica


Questa mattina, i bambini della scuola Ragusa Moleti di Palermo, hanno visto scomparire l’effigie votiva della Madonna ed alcune foto di Papa Francesco presenti in aule e corridoi. Inoltre, ai piccoli sarebbe stato impedito di recitare le solite preghierine prima della merenda e durante l’ora di religione. Molti bambini, stupiti, hanno comunicato l’accaduto ai genitori e molti di loro, insieme ad alcuni insegnanti, sono già sul piede di guerra.

A “vietare le preghiere” sarebbe stata una circolare diramata, sempre in mattinata, dal preside dell’Istituto Nicolò La Rocca. Nella circolare si legge: “Ci sarebbe nella nostra scuola l’usanza, da parte di alcuni docenti, di far pregare i bambini prima dell’inizio delle lezioni e/o di far intonare canzoncine benedicenti prima della consumazione della merenda”.

“Considerando il parere dell’Avvocatura dello Stato dell’8 gennaio del 2009, – aggiunge la circolare – allegato alla nota del gabinetto del Miur del 29 gennaio 2009, è da escludere ‘la celebrazione di atti di culto, riti o celebrazioni religiose nella scuola durante l’orario scolastico o durante l’ora di religione cattolica, atteso il carattere culturale di tale insegnamento'”.

Il dirigente scolastico avrebbe fatto solo rispettare, quindi, un regolamento in vigore da più di 8 anni e che dovrebbe valere per tutte le scuole italiane, ma difficilmente messo in pratica. Forse, però, il preside avrebbe dovuto preventivamente avvisare docenti e genitori prima di mettere in atto la disposizione in maniera tanto repentina e drastica: un impulso improvviso che, come c’era da aspettarsi, ha confuso i piccoli studenti che non hanno potuto vivere serenamente la “laicizzazione” dell’istituto.


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