Costa Concordia, ora la colpa del naufragio è della Lingua Napoletana


Non sarà che la Costa Concordia è affondata perché il comandante Schettino parlava Napoletano? Uno Schettino che per parlare in quel modo, cioè in un Italiano fortemente “dialettizzato”, probabilmente a scuola ci è andato poco o niente; per di più il timoniere era indiano, quindi immaginate quali livelli di incomprensione ci possono essere stati, causando la tragedia.

È questa l’ipotesi di un lettore del quotidiano “Il Giornale”, il quale tra l’altro parla erroneamente di dialetto perché sappiamo che il Napoletano non lo è, ma è una lingua, che ha il sapore di provocazione ma provocazione non è.

In attesa della conclusione del processo per conoscere quali sono le responsabilità di Schettino, non pensate sia una sciocchezza mettere a processo anche il Napoletano, poiché è altrettanto logico supporre che il timoniere non conosca perfettamente nemmeno l’Italiano? D’accordo, abbiamo capito che tutto ciò che si trova dal Garigliano in giù deve essere infernale, però c’è un limite anche all’essere ridicoli.


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