Nel corso del 2017 ben 156 giudici italiani sono finiti sotto processo per illecito disciplinare: quindi per errori, comportamenti scorretti o addirittura reati commessi nell’esercizio della loro funzione. Un numero che sembra esiguo, ma che risulta preoccupante se pensiamo che i magistrati, essendo coloro che amministrano la giustizia, dovrebbero mantenere un comportamento integerrimo almeno nel loro lavoro.
I dati, pubblicati dal Mattino, sono contenuti nella relazione del Procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio. I risultati di questa analisi sono preoccupanti specialmente per quanto riguarda il Sud Italia: il 59% di questi processi, infatti, sono a carico di giudici che hanno esercitato o continuano ad esercitare nel Meridione.
“Nelle sole regioni Sicilia e Campania, – si legge nella relazione – presta servizio il 30,8% dei magistrati incolpati, segue il Lazio nel Centro con il 10,3%, la Lombardia con il 5,1% si conferma come la regione del Nord che presenta la maggior parte dei magistrati incolpati”
Sempre secondo la relazione il 47,6% degli illeciti contestati sono legati alla violazione del dovere di correttezza, il 38,6%, invece, relativi alla violazione del dovere di diligenza mentre il restante 13,8% è composto da azioni compiute al di fuori dell’attività giudiziaria.