Aggressione a Gaetano, il questore: “Non avevano niente da fare”


Finalmente sono stati identificati e bloccati i nove aggressori, tutti minorenni, che il 12 gennaio presero a calci e pugni Gaetano fuori la stazione della metro a Chiaiano.

Hanno tutti dai 14 ai 17 anni e secondo quanto dichiarato dal questore di Napoli Antonio De Iesu, “erano lì perché non avevano altro da fare, è questo l’aspetto più grave“.

Tutti ragazzi che “non frequentano la scuola come dovrebbero, – ha continuato al mattino.it De Iesu – vivono in un contesto ambientale particolare. In alcuni quartieri sensibili l’esigenza di aggregarsi e formare branco è ritenuta importante, fondamentale. Presi singolarmente, per quanto abbiano un comportamento deviante e abbiano un temperamento più maturo dei loro anni, sicuramente non hanno caratura criminale”.

Ma resta una cosa grave, che nessuno ha visto niente:Non ci è arrivata alcuna testimonianza, né dopo l’evento qualcuno ha aiutato il ragazzo purtroppo, ed è un dato oggettivo, la disponibilità a collaborare con le forze di polizia è stata pari quasi a zero. È un dato su cui riflettere. Le fiaccolate, i cortei, le manifestazioni di sostegno sono importanti ma non sufficienti. Sono un punto di partenza, ma apprezzerei che le migliaia di giovani che hanno partecipato alle manifestazioni di protesta si accreditassero come sentinelle sul territorio“.

Serve collaborazione, – ha concluso il Questore – abbiamo chiara la dimensione dei branchi, ma abbiamo bisogno di avere delle indicazioni che possono ottimizzare le indagini. Serve l’aiuto di chi ha visto, video, immagini, che tratteremo con riservatezza, grazie ai quali avere dei punti ci partenza. Le forze di polizia ci sono ma serve sostegno per migliorare contesto ed evitare che la stessa sorte di Arturo tocchi ad altri“.


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