“Sono arrivate le prime notizie. Da verificare, ovviamente, ma qualcosa si muove“. Queste, le parole dell’avvocato di Luigi Ferrandino, legale delle famiglie Russo e Cimmino. La ricompensa da due milioni di pesos messa a disposizione da parte delle famiglie dei tre napoletani scomparsi in Messico “sta già producendo i suoi frutti“.

L’avvocato, che ha parlato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Napoli, ha sottolineato l’intenzione di rendere disponibili queste informazioni agli investigatori italiani, e non a quelli messicani.

“Il Ministero invii sul posto inquirenti italiani – ha detto Ferrandino – oppure, se già ci sono, ci faccia giungere rassicurazioni”. L’avvocato e le famiglie hanno anche lanciato un appello al governo messicano: “Anche loro propongano, così come abbiamo fatto noi, una ricompensa“.