Napoli, calci e pugni alla figlia: padre – mostro la picchiava da 10 anni


Napoli – Un lungo e insopportabile clima di violenza e di terrore era quello che subiva quotidianamente una ragazza di 26 anni di Secondigliano. Dieci anni di soprusi fisici e mentali da parte del padre, un disoccupato di 52 anni il cui passatempo preferito era picchiare la figlia. Una vita vissuta nella paura, nel terrore di denunciare e di confidare alle autorità competente quei pestaggi assurdi perpetrati da un genitore che non dovrebbe mai fare del male a una figlia. Una libertà negata, nonostante la ragazza fosse indipendente, autonoma e soprattutto lavorava per aiutare la famiglia. A lei non era permesso di fare niente solo seguire le regole assurde e restrittive di un padre-mostro.

Ma ieri sera finalmente si è riusciti a mettere un punto a questa atroce routine fatta di sangue, calci e pugni. Grazie ad una chiamata anonima la Polizia di Napoli si è precipitata nell’appartamento e ha beccato in fragranza di reato l’uomo, come riporta il Corriere del Mezzogiorno. La scena che si è presentata agli occhi delle forze dell’ordine è stata atroce. La ragazza riversa a terra senza forze, in una pozza di sangue e in un angolo la madre con gli altri due figli incapaci di intervenire e fermare l’uomo intimoriti dalla sua violenza.

Dopo dieci anni, la ragazza grazie all’amore di un ragazzo che l’ha spinta a denunciare il padre ha raccontato alla Polizia tutto. Il padre è stato fermato ed è finito a Poggioreale con le accuse di violenza, minacce e lesioni aggravate.

Oggi la ragazza ha ripreso a vivere.


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