Cardarelli eccellenza nella cura delle ustioni: quando salvarono feriti a Bucarest


Era il 30 ottobre del 2015 quando un grave incendio colpì la discoteca Colective di Bucarest che causò la morte di 64 persone, tra cui una ragazza italiana e centinaia di feriti.

Dal Centro grandi ustionati del Cardarelli di Napoli partirono per Bucarest medici ed esperti per dare il proprio supporto ai feriti della discoteca di Colective. I sanitari napoletani aiutarono i colleghi di Bucarest con la somministrazione di un farmaco innovativo, il Nexobrid, del quale al Cardarelli c’era già una grande esperienza. Questo farmaco rese possibile curare i circa 200 pazienti ustionati per i quali non era possibile garantire trattamenti immediati di chirurgia.

Quella solidarietà che i medici napoletani mostrarono non è stata dimenticata infatti la professoressa Ana Maria Oproiu (Capodipartimento della Chirurgia plastica e del Centro ustioni dell’University Hospital di Bucharest) in questi giorni è tornata a Napoli: “Nel mio ospedale – racconta Oproiu a Ottopagine.it -, furono curati 28 pazienti che presentavano ustioni sul 100% del corpo. Napoli ci aiuto’ molto: grazie all’uso di un trattamento innovativo riuscimmo a salvare vite umane“.

La novità più interessante di questo farmaco intelligente – sostiene d’Alessio , primario di chirurgia plastica e del centro grandi ustioni del Cardarelli – è che distingue ed elimina la cute morta e preserva quella che potrebbe andare a guarigione spontanea. Determina, quindi, un risparmio enorme sia per il numero e la non aggressività degli interventi chirurgici necessari che per la rapidità con cui si affrontano casi di emergenza. Il centro grandi ustioni del Cardarelli di Napoli è stato reclutato, con altri due in Italia e un numero limitato di centri in Europa e nel mondo, per fare sperimentazione clinica su questo farmaco, cosi’ da sperimentare i vantaggi rispetto alle metodiche tradizionali. Per l’esperienza maturata, siamo ai vertici in Europa e negli Usa, secondi solo a Chicago“.

Tra pochi mesi avvieremo i lavori per poter dare all’ospedale Cardarelli una banca della cute che sarà la prima del Sud. Oggi siamo costretti ad acquistarla fuori Regione, con tutte le conseguenze del caso in termini di costi e di tempi“, ad annunciarlo è il direttore generale dell’ospedale Cardarelli di Napoli, Ciro Verdoliva.


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