Brambilla si scusa e visita Napoli: “Napoletani vi amo, ma antropologicamente…”


Gianluca Brambilla, l’imprenditore milanese che qualche giorno fa era intervenuto sul tema del trasporto pubblico e dei furbetti, ad Agorà su Rai 3, è finito in poche ore sotto la luce dei riflettori per quanto detto nei confronti dei napoletani. “Antropologicamente il napoletano vuole salire gratis sui mezzi pubblici”, la frase incriminata che ha indignato il popolo partenopeo.

Il presidente EAV, Umberto De Gregorio, dapprima ha minacciato una querela contro Brambilla, poi ha cambiato idea e lo ha invitato in città, accompagnandolo per le strade e mostrandogli la “vera” Napoli.

Un giro nel centro storico, un caffè al volo, la metro di Toledo, un salto dal venditore di pesce, una giornata per convincere l’imprenditore che Napoli non è solo una filastrocca imparata a memoria per darle un’etichetta.

Com’è andata? Bagno di folla per Brambilla, che infatti ha riconosciuto ai napoletani “la capacità dell’accoglienza, di essere generosi, inclusivi, e questa per esempio è una caratteristica positiva dell’antropologia dei napoletani. Al Nord, devo dire la verità, io tutto questo calore non è che lo sento e nessuno comincia al Nord con questa spontaneità”.

Nonostante questo, però, l’imprenditore non ha mica cambiato idea. Quando termina il suo tour con De Gregorio, è proprio a quest’ultimo che si rivolge così: “Grazie al milanese di Napoli, milanese perché fa pagare il biglietto anche qui. I biglietti si devono pagare a Napoli”, la frase captata da un video pubblicato da Il Mattino. Un pensiero che dice tutto, stemperato solo dal sorriso a mo’ di battuta e dalle circostanze conviviali che non hanno permesso alle polemiche di insinuarsi.

Comunque, Brambilla ha voluto lasciare Napoli con una dedica: “Napoletani vi amo, anche se siamo forse un po’ antropologicamente diversi”.


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