Napoli. Chiese e siti culturali usati per feste private: la Procura apre un’inchiesta


Lo scandalo della festa di Halloween nella chiesa di San Gennaro all’Olmo a Napoli ha indotto la Procura ad aprire un’ inchiesta per fare luce sulla dinamica dei fatti ma soprattutto per capire fino a che punto è possibile e legale svolgere attività mondane all’interno di luoghi sacri.

Gli scatti della festa di Halloween con invitati in abiti succinti e scene profane e violente, come la simulazione dell’impiccagione di una ragazza, ha fatto storcere il naso a tutti, al punto tale che il caso è stato presentato tramite un dossier alla Santa Sede.

Ma, quello che è successo ad Halloween a Napoli è solo uno dei tanti casi che si sono registrati e che ancora si registrano in luoghi sacri. Infatti qualche anno fa fece scalpore anche la foto di invitati che calpestavano tappeti di grande valore appena rimessi al nuovo all’interno del Palazzo Reale, dove si stava svolgendo una cena spettacolo di privati. In questo caso non parliamo di luoghi sacri e religiosi, ma parliamo di beni culturali che hanno una sacralità religiosa ma storica e che comunque devono essere tutelati e conservati, in quanto parliamo di un patrimonio culturale nazionale.

Per questo motivo la Procura e gli inquirenti interpellati per svolgere approfondite indagini vogliono finalmente fare chiarezza su tutto e nel caso porre definitivamente dei limiti così da evitare che spiacevoli episodi di questa portata si ripetano.


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