Federalismo fiscale, una riforma perversa: “Così il Nord scippa soldi al Sud”


Il federalismo fiscale ha pesantemente penalizzato il Sud. La denuncia, raccolta nel libro Zero al Sud, è del giornalista partenopeo Marco Esposito che intervenuto ai microfoni del Tg Regione ha spiegato come il federalismo fiscale sia stato applicato in maniera “perversa“.

A sostegno della sua tesi, il giornalista, ha offerto un esempio pratico: “Sui servizi sociali, si è contato comune per comune il numero di disabili, di anziani non autosufficienti, per erogare le risorse in proporzione. Ma questo significava farlo in modo omogeneo sul territorio e visto che al Sud siamo abituati ad avere meno si sono inventati una variabile di comodo“.

Questa “variabile di comodo“, spiega Esposito, ha spinto a questo ragionamento: “In questo comune del sud ci sono tanti disabili, tanti anziani non autosufficienti, ma visto che vivete in un territorio, come ad esempio la regione Calabria, che offre in generale meno servizi noi riduciamo il fabbisogno. Si tratta di una variabile razzista“. “Ditemi se questo non è perverso? – chiede il giornalista – Vado a contare esattamente che bisogni c’hai e poi te li taglio del 30% in Calabria in Puglia, in Campania“.

Noi credevamo in questa riforma federalista perché gli sprechi non ci piacciono“, ha spiegato lo scrittore che invita sì a “controllare veramente quelli che sono i bisogni“, ma se mancano servizi essenziali (come la mensa scolastica) “me lo devi dare altrimenti è una truffa“.

Con questa applicazione del federalismo i comuni che già hanno di più avranno ancora di più, mentre restano enormemente penalizzati i comuni (soprattutto al Sud) che hanno di meno. Una cosa inaccettabile, prevista dalla legge, ma molti sindaci sembra si stiano svegliando, pronti a fare ricorso.

L’ultima “vergogna” denunciata da Esposito, infine, è la posizione, su tale questione, del presidente della bicamerale Giancarlo Giorgetti che davanti ai numeri avrebbe detto: “I dati definitivi completi (per garantire a tutti i servizi) sarebbero scioccanti. Magari ce li fate avere in modo riservato o facciamo una seduta segreta come avviene in commissione antimafia“.

Le parole del leghista indignano il giornalista (e non solo) che rammaricato commenta: “Noi il federalismo l’abbiamo fatto per dare trasparenza e poi chiediamo la seduta segreta Antimafia per non farci sapere questi dati. Adesso li abbiamo tirati fuori“.


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