
Inter-Napoli non ha insegnato niente. L’odio che pervade il calcio continua a imperversare sul tappeto verde, dai campetti di periferia a quelli di Serie A. E a quanto pare, nessuno ne è indenne. In primis gli adulti, che danno il pessimo esempio, ma anche i ragazzini non sono da meno.
Dopo gli Under 15 della Juve, un altro triste episodio è avvenuto tra giovanissimi, stavolta in provincia di Vicenza. Teatro dei fatti, Marola di Torri di Quartesolo, frazione del comune di Marola, dove si è disputata la gara di Prima Categoria Veneta tra Prix Marola e Montebello. La partita si è disputata ieri, 6 gennaio, ed è terminata 4-1 per il Montebello.
Durante il match si sono ascoltati ripetutamente cori razzisti e insulti verso i meridionali, fino al fischio finale. Anche alcuni bambini presenti sugli spalti del campo sportivo si sarebbero aggiunti ai cori di scherno contro i napoletani.
L’arbitro, scrive Il Corriere del Veneto, ha annotato tutto nel referto e c’è da capire il giudice sportivo quale provvedimento adotterà per un caso del genere. Va appurato, inoltre chi abbia iniziato ad intonare i cori.
“Al di là di tutto non ha alcun senso quello che è accaduto – ha spiegato nel dopo gara l’allenatore del Prix Marola Luigi Zuccon al quotidiano Il Giornale di Vicenza – in un campo di calcio dove ci sono al massimo 150 persone l’educazione o ce l’hai o no. Ci è parso che i cori venissero dall’altra tifoseria, anche se un cretino resta tale a dispetto del comune di provenienza”.
La società del Montebello, intanto, annuncia azioni legali.