In Serie A comandano gli arbitri: il Var perde contro i “picci” dei direttori di gara


Non esiste una Napoli- Juventus e viceversa che non lasci dietro di se un turbine di critiche, amarezze, dissapori o dubbi. E anche ieri la storia si è ripetuta, al San Paolo per circa 95 minuti e poco più, il clima percepito è stato dei peggiori, inasprito dall’arbitro Rocchi e dalle sue scelte e decisioni arbitrali che hanno incattivito la partita.

Già dai primi minuti di gioco la gara era facile da leggere: da una parte un Napoli decisamente in partita, più pimpante e incalzante nel gioco mentre dall’altra parte una Juventus che ha preferito più disturbare il gioco del Napoli, che inventarsene uno suo. Ma al 25′ del primo tempo tutte le percezioni si ribaltano a causa del rosso diretto ai danni di Meret per un tocco, leggero e di certo non destabilizzante, ai danni di Ronaldo.

L’arbitro Rocchi non solo non ci pensa due volte, ma affidandosi unicamente alle sue sensazioni decide di non revisionare l’azione al Var e condanna il Napoli in 10. E la fine la conosciamo tutti, il Napoli sconfitto in casa per 2 a 1 dalla capolista che vola a + 16.

Rocchi, arbitro internazionale attualmente uno dei migliori nel panorama calcistico mondiale, è solo uno dei tanti direttori di gara che continua a commettere errori, nonostante il Var. Perchè non ha richiesto la moviola in un momento così delicato della gara e soprattutto in una partita altrettanto importante? Perchè il responsabile di Var, in questo caso particolare Irrati, non ha sollecitato il collega a revisionare l’azione?

Con l’episodio di Meret e la consequenziale espulsione si dimostra quando la Serie A sia ancora appesantita da una mentalità arbitrale superba e poco umile. Gli arbitri hanno dimostrato non solo di essere poco avvezzi al Var ma anche di preferire troppo spesso una decisione di pancia anzichè una ragionata e sostenuta da immagini in moviola.

Probabilmente l’espulsione ci sarebbe stata comunque, perchè il regolamento parla di sanzione anche nel caso in cui c’è l’intenzionalità di “tentare di colpire” l’avversario. Anche se nel caso di Meret, il portiere sembra più intenzionato a colpire la palla che il malleolo o la caviglia di Ronaldo, che sembra più che altro sfiorare. Ma se Rocchi, avesse rivisto l’azione in moviola, anche mantenendo la sua decisione primordiale, probabilmente tutte queste critiche sarebbero si scoppiate, ma non con questa aggressività e forza.

Perchè la questione è una sola: il Var deve essere utilizzato, soprattutto in questi episodi delicati. E la testardaggine di Rocchi la dice molto sulla nostra classe arbitrale. Continuando in questo modo si continuerà a parlare di sudditanza psicologica e di favoritismi. E gli arbitri continueranno a non avere nessuna attenuante.


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