Stabiae, scoperto insediamento post-eruzione: stop al parcheggio della Circumvesuviana


I lavori in piazza Unità d’Italia a Castellammare di Stabia hanno fatto riaffiorare un edificio databile all’età augustea o giulio – claudia. Ma alcuni reperti risalirebbero al V secolo d.C., in piena età paleocristiana, quindi successivi all’eruzione del 79 d.C. che rase al suolo la città antica di Stabiae.

Pompei ed Ercolano dopo l’eruzione furono abbandonate mentre la vita a Stabiae è continuata anche nei secoli successivi. Questi reperti ritrovati vanno a confermare una tesi già formulata anni fa, quando sotto la Cattedrale vennero trovate tracce databili all’età paleocristiana.

Le vestigia sono emerse durante i lavori per la realizzazione del parcheggio sotterraneo associato alla stazione della Circumvesuviana di “Castellammare di Stabia”.

Nei giorni scorsi si è tenuto un tavolo tecnico con la Soprintendenza Archeologica Beni Ambientali e Paesaggio di Napoli per valutare le iniziative da porre in essere all’esito dei rinvenimenti archeologici emersi.

L’obiettivo consiste nel valutare, – ha dichiarato il sindaco Gaetano Cimminod’intesa anche con la Soprintendenza, l’auspicabile prosieguo delle attività e coordinare le fasi esecutive, assumendo anche una decisione in ordine alla copertura finanziaria degli interventi. Il rammarico per la mancata realizzazione del parcheggio è ampiamente compensato dalla scoperta di reperti archeologici di inestimabile valore. E il solo pensiero di poter offrire in godimento alla città questo ulteriore patrimonio artistico e culturale ci inorgoglisce e ci riempie di entusiasmo, ragion per cui compulseremo Eav a proseguire le attività di scavo”.


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