L’antica Pompei rivive a San Pietroburgo: mostra con più di 200 opere


Il prossimo 18 Aprile 2019 verrà inaugurata a San Pietroburgo una mostra composta esclusivamente da opere facenti parte delle collezioni del Museo Archeologico di Napoli e del Parco Archeologico di Pompei. E’ stata curata, per la parte italiana, da Paola Rubino De Ritis, Valeria Sanpaolo e Luana Toniolo, con la direzione scientifica di Paolo Giulierini direttore del MANN e Massimo Osanna Professore ordinario presso l’ Università degli Studi di Napoli Federico II e Alfonsina Russo, Direttrice ad Interim del Parco Archeologico di Pompei; per il Museo Ermitage è curata dalla Dott.ssa Anna Trofimova e Andrey Zuznecov.

La mostra, dal titolo “Dei, uomini eroi. Dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dal Parco Archeologico di Pompei” ideata dal Museo Statale Ermitage in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e con il Parco Archeologico di Pompei, nasce a seguito della formale collaborazione fra le due istituzioni campane e il museo russo del 2017, a dimostrazione delle profonde relazioni culturali tra i due Paesi.

Questa avrà luogo al Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo,  struttura che riassume in sé tutta la storia russa, ove il pubblico russo potrà apprezzare fino al 23 giugno alcuni dei capolavori che meglio rappresentano la storia di una maestosa cultura.

Saranno presenti più di 200 opere tra affreschi, statue, mosaici, esemplari di grande interesse che consentono di ricostruire le usanze, i commerci, le attività artigianali e quelle quotidiane dall’educazione alla tavola, selezionate dalle sopraintendenze fra i capolavori  dei singoli siti, con l’intento di regalare un inedito spaccato della vita quotidiana degli antichi romani .

L’esposizione tende così a lustro e omaggio all’antica civiltà romana raccontando l’arte e la storia che l’hanno distinta nei secoli. Dalla nascita, passando per la gloria fino alla sua repentina e tragica distruzione cercando di presentare al pubblico capolavori d’arte e testimonianze di vita quotidiana di una cultura unica. Infatti, noto è l’interesse degli Zar e delle classi aristocratiche russe per Pompei, testimoniata anche dalla presenza di una sezione all’interno dell’Ermitage dedicata alle antichità pompeiane.

Lo stile “alla pompeiana” diffuso nelle decorazioni di palazzi, suppellettili e nella letteratura della Grande Madre Russia e ancora, la passione che il mondo e la cultura russi hanno sempre dimostrato per le città vesuviane, la costiera amalfitana e le isole campane, specialmente Capri, hanno fatto si che nascesse una forte collaborazione e vicendevole ammirazione fra i due Paesi. Un amore evidente anche ai tempi di Caterina la Grande, quando le musiche di Cimarosa e Paisiello allietavano i teatri e la corte di San Pietroburgo.

Oggi il legame tra la città di San Pietroburgo e Napoli, con l’immagine del Vesuvio all’orizzonte, diventa ancora più stretto.


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