Rifiuti sul Vesuvio, gli incivili di Pasquetta hanno distrutto le telecamere


Dopo lo scandalo provocato a Pasquetta, giorno in cui sul Vesuvio sono stati rinvenuti rifiuti di ogni genere, sembrava che la vicenda avesse preso una svolta positiva. Il sindaco di Ercolano, Ciro Bonajuto, aveva annunciato sul suo profilo Facebook che molti dei colpevoli erano già stati individuati proprio grazie all’efficace sistema di sorveglianza del Parco, grazie al quale era stato possibile risalire ai numeri di targa dei responsabili.

La risposta a quest’ultima notizia, però, non si è fatta attendere, e ha rivelato in modo ancora più lampante l’inciviltà di quelle stesse persone che si sono macchiate dello scempio di Pasquetta. Qualcuno infatti ha pensato bene di mettere fuori uso una telecamera dell’impianto di videosorveglianza che monitora il Parco Nazionale del Vesuvio. A denunciare l’accaduto è stato Agostino Casillo, presidente del Parco, che al tempo stesso ha annunciato l’inizio lavori per il ripristino dell’intero sistema.

Nel frattempo i Carabinieri Forestali hanno avviato le indagini sulla vicenda. La reazione pronta del Parco e delle autorità sottolinea ancora una volta quanto la città di Ercolano sia decisa a preservare uno dei suoi gioielli, un parco naturalistico noto in tutto il mondo e troppe volte minacciato dall’inciviltà degli abitanti. “Se qualcuno pensa in questo modo di rallentare la nostra azione di controllo del territorio e repressione dei reati ambientali si sbaglia di grosso“, dichiara Casillo sulla sua Pagina Facebook, in un post che include una foto della telecamera sabotata. “Alzeremo ancora di più l’attenzione, installeremo altre telecamere, inaspriremo ancora di più i controlli. Abbiamo rimesso in marcia un Parco che era stato per lunghissimo tempo fermo, senza una strategia di governo e questo forse da fastidio. Indietro non si torna!


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