Decifrato il manoscritto più misterioso al mondo: era custodito a Ischia


Dopo tanti anni è stato decifrato il “codice” del testo più misterioso del mondo, il manoscritto Voynich. Tale manoscritto risale alla metà del ‘400 ed è scritto in una lingua romanza ormai estinta. Trattasi di una sorta di enciclopedia illustrata, realizzata da un gruppo di monache domenicane per la regina di Aragona, Maria di Castiglia.

Nessun crittografo o storico era finora riuscito a decifrare il codice del manoscritto, ma pare ci sia riuscito Gerard Cheshire, ricercatore dell’università di Bristol, che ha pubblicato il risultato della sua ricerca sulla rivista “Romance Studies”.

È emerso dalle varie ricerche che in realtà il manoscritto contiene una serie di rimedi erboristici, bagni terapeutici e letture astrologiche, una sorta di oroscopo su questioni di cuore, mente e riproduzione, secondo le credenze dell’epoca.

Il manoscritto è conservato presso la Biblioteca Beinecke di manoscritti e libri rari dell’Università di Yale (Stati Uniti) e deve il suo nome a Wilfrid Voynich, un mercante di libri rari di origini polacche, naturalizzato inglese, che lo acquistò da un collegio gesuita nel 1912, anno in cui il suo luogo di origine, il Castello Aragonese di Ischia, è stato acquistato da privati. E’ stato mostrato per la prima volta al pubblico nel 1915 e da allora, grazie alle sue illustrazioni e simboli sconosciuti, è stato definito da più parti come «il libro più misterioso del mondo». Durante la guerra fredda fu persino studiato dall’FBI, convinta che fosse opera della propaganda comunista.

Per Cheshire, a rendere così affascinante il manoscritto è l’uso di una lingua estinta che ha preceduto le lingue romanze moderne, delle quali fa parte l’italiano, utilizzata però solo nel linguaggio parlato e non in quello scritto.


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