Tragedia in clinica, paziente soffocato dal compagno di stanza


E’ morto soffocato da un pezzo di ovatta il paziente di 60 anni di una clinica di San Leucio di Caserta, dove sono ricoverate persone con problemi psichici. A provocargli la morte sarebbe stato un altro paziente, originario di Afragola (Napoli), coetaneo della vittima, fermato dalla polizia.

Anche la vittima era del Napoletano, di Casandrino. Gli operatori della struttura sarebbero intervenuti quando l’uomo era in fase di soffocamento ma sarà l’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a stabilire le dinamiche dell’episodio sulla base del rapporto della polizia. Nonostante i tentativi di liberarlo dall’ovatta, l’uomo è poi deceduto all’ospedale di Caserta.

Il paziente fermato avrebbe detto che ha commesso quel gesto perché avevano litigato. L’uomo è stato trasferito nel reparto psichiatrico del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Nel luglio dello scorso anno, un episodio simile si verificò nell’ospedale di Sessa Aurunca (Caserta). Un nordafricano di 25 anni uccise a pugni un 77enne che era con lui nelle sale del servizio di ‘Prevenzione, diagnosi e cura’. L’immigrato si scagliò contro la vittima colpendolo ripetutamente. L’anziano era un ex infermiere che in passato aveva lavorato all’ospedale di Teano. La struttura dove avvenne l’omicidio ospita pazienti con problemi psichiatrici. Alcuni militari rimasero contusi per bloccare l’aggressore.


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