Circumvesuviana, ulteriore taglio alle corse: da luglio limite di 50 orari


Ancora una volta, i disagi dei viaggiatori della Circumvesuviana sembrano destinati a un ulteriore peggioramento. Per il 1° luglio 2019 è previsto da Ministero il passaggio di competenze ad ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) delle linee regionali EAV, un provvedimento che, come nota il presidente dell’EAV Umberto de Gregorio, potrebbe avere serissime conseguenze sulla circolazione della linea vesuviana.

Temiamo che tale passaggio imporrà sulle nostre linee un limite di velocità a 50 all’ora (dagli attuali 70/90), il che determinerebbe un taglio delle nostre corse di circa un terzo“. Questa la prima osservazione di De Gregorio, che si ferma a riflettere anche sulle conseguenze a lungo termine. “Le nostre linee trasportano oltre 100 mila pendolari al giorno. Purtroppo il taglio delle corse porterebbe ad una riduzione di passeggeri di circa il 30 per cento, con la conseguenza di avere in auto private o su bus circa 30-40 mila pendolari in più ogni giorno. Tutto ciò aumenterebbe il rischio di incidenti in valore assoluto”.

In effetti, le statistiche sugli incidenti stradali in Italia non possono che far rabbrividire: circa 5.000 morti all’anno. E naturalmente non si possono non tenere in conto gli altri effetti significativi di un aumento dei trasporti su gomma, come un maggiore inquinamento e un’intensificazione del traffico, un problema di cui risentono particolarmente gli abitanti del napoletano. “Le nostre ferrovie sono certamente da ammodernare in termini tecnologici”, osserva ancora De Gregorio, “ma la sicurezza delle linee è dimostrata dalle statistiche degli incidenti che hanno causato morti o feriti gravi: si contano sulle punte di un dito negli ultimi vent’anni”.

Per queste ragioni il presidente dell’EAV si è impegnato personalmente per proteggere le migliaia di pendolari che ogni giorno usufruiscono dei servizi dell’azienda. “Abbiamo chiesto al Ministro Toninelli di valutare una proroga congrua del passaggio di competenza dal Ministero ad ANSF o adeguate norme transitorie che non penalizzino i nostri pendolari e non mettano a serio rischio anche il nostro progetto complessivo di sviluppo.

Le norme ANSF rischiano infatti di causare un impatto traumatico per EAV che porterebbe, oltre alla riduzione dei passeggeri, ad un taglio dei ricavi da traffico, a problemi nella circolazione del materiale rotabile, ad inficiare l’equilibrio di bilancio e la possibilità di assumere le 350 persone già previste per fine 2019″. La conclusione di queste stime non può che essere la seguente: “Le nostre linee sono sicure il 30 giugno e possono ancora esserlo il primo luglio“.


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