Scandalo Cardarelli. Nuove regole per i “furbetti del cartellino”: imporre le impronte digitali


Tutta l’opinione pubblica, campana e nazionale ha gridato allo scandalo alla notizia dei “furbetti del cartellino” presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli. Dalle indagini infatti è emerso che oltre 60 dipendenti sono stati colpiti da avvisi di garanzia con l’accusa di truffa e violazione delle legge Brunetta. I dipendenti in questione infatti sono stati immortalati da immagini di sorveglianza che hanno svelato che per lunghi periodo di tempo, obliteravano il cartellino per poi lasciare il posto di lavorare e dedicarsi ad altri servizi personali, oppure lasciavano il loro badge ai colleghi per recarsi poi a lavoro in orari diversi da quelli di contratto.

Sulla vicenda si è espresso anche Stefano Graziano, presidente della Commissione Sanità della Regione Campania: “Stiamo provando ad introdurre le impronte digitali per gli ingressi, per non vedere più casi come quelli del Cardarelli. Dobbiamo premiare chi lavora e mandare a casa chi fa il furbo. La Campania ha la sanità commissariata per ragioni di deficit e da 5 anni abbiamo un pareggio di bilancio. C’era un problema di capacità di fare prevenzione, siamo risaliti in tutti gli standard. Ci sono 14mila persone in meno nella sanità, il blocco del turn over e quota cento portano a meno servizi. Al San Giovanni Bosco dove è stata buttata fuori la camorra dall’ospedale, bisogna continuare a tenere gli occhi aperti”.


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