Napoli, regalano preservativi e volantini in strada: “Qui potete trovare le escort”


Si scorgono posti di blocco alquanto particolari in quel di Napoli. Ad attirare l’attenzione, ragazzi e ragazze in mimetica e cartelli con la scritta “Zona a massima densità di escort”. Visione abbastanza straniante per un passante. Ma andiamo più a fondo alla questione.

La prostituzione è un tema che ha sempre fatto molto discutere nel Paese che “ospita” la Santa Sede e che vive ancora di retaggi culturali passati. In molti Paesi esteri il sesso è considerato un lavoro come un altro, ci paghi le tasse e l’affitto del “luogo di lavoro”. In Italia è ancora un argomento spinoso che divide, ma soprattutto viene affrontato con una certa vergogna.

Nessuno lo dice apertamente, ma molti alimentano il commercio sessuale a pagamento. Escort Advisor è il primo sito di recensioni di escort in Europa, lancia quindi una campagna contro l’ipocrisia sul tema della prostituzione e decide di farlo “a viso scoperto”.

Oggi e domani, in contemporanea a Napoli e Torino ci saranno “posti di blocco” nelle zone delle due città ad alta presenza di escort.

Ragazze e ragazzi in divisa militare con una fascia al braccio, portante lo stemma di Escort Advisor, distribuiscono informative e preservativi ai passanti per far sì che si “difendano” dalle sex workers del quartiere San Lorenzo di Napoli (il quale risulta essere quello con la più alta concentrazione di escort).

Volendo disegnare una mappa con le zone e la presenza di escort, Napoli risulta così divisa: San Lorenzo 159 escort attive (15%), Mercato 135 (13%), Rione Sanità 133 (13%), San Carlo Arena 133 (13%), Zona Industriale 107 (10%), Vomero 86 (8%), Chiaia 84 (8%), Arenella 63 (6%), Posillipo 42 (4%), Fuorigrotta 41 (4%), Porto 41 (4%), Campi Flegrei 11 (1%), Bagnoli 10 (1%), Secondigliano 7 (1%), Scampia 4 (0,38%), Soccavo 3 (0,28%), San Giovanni (a Teduccio) 2 (0,19%).

L’obiettivo di questa campagna è quello di abbattere i moralismi e prendere coscienza di un fatto sociale di cui pochi parlano con disinvoltura. Accettare che sia un’abitudine esistente, anche italiana, e poi sensibilizzare al rapporto sicuro, contro ogni malattia trasmissibile sessualmente.

Stupisce che in quartieri come Scampia e Secondigliano (ben note alla cronaca e associate ad una diffusa criminalità di vario genere) non risultino escort attive su internet, mentre il centralissimo quartiere di San Lorenzo conta una media di 159 escort in attività al mese, il 15% del totale in città.

Scampia porta una percentuale di 0,38% e Secondigliano dell’1%, ma va anche detto che la prostituzione online è associata a un’attività ben diversa da quella della “di strada”. È svolta da ragazze indipendenti senza sfruttamento o costrizioni: le sex workers online infatti gestiscono i propri profili decidendo foto, descrizioni, dettando “le regole” degli incontri, stabilendo i prezzi e soprattutto investendo sulla loro stessa immagine.

Escort Advisor ha rilevato che in Italia abbiano lavorato nel 2018, su internet, oltre 120.000 escort, sia nelle grandi città  che nei piccoli centri. Lo spostamento dell’attività delle escort su internet sembra aver indebolito il racket e lo sfruttamento della prostituzione da parte della malavita.

Questa coraggiosa campagna, ovviamente, si è portata dietro le sue prevedibilissime polemiche. Passanti scandalizzati, cittadini indignati dalla distribuzione di preservativi, parole molto contrariate sui vari profili social personali sono solo lo specchio di un Paese che ha ancora tante riserve sul tema in questione.

Ma i dati dimostrano quanto sia vivace il mercato napoletano del sesso a pagamento.

Se si parla della distribuzione delle escort nella provincia di Napoli, si ha che, su un totale di 871 escort attive: Napoli ne ospita il 94% (822 escort), Giugliano in Campania l’1% (9), Sorrento lo 0,66% (6), Pompei lo 0,33% (3), Qualiano lo 0,33% (3), Pozzuoli lo 0,26% (2), Ischia lo 0,26% (2), Nola 0,26% (2), Caivano lo 0,26% (2), Casalnuovo di Napoli lo 0,20% (2), Casavatore lo 0,20% (2), Casoria lo 0,20% (2), Somma Vesuviana lo 0,20% (2), Villaricca lo 0,13% (1), Quarto lo 0,13% (1), Torre del Greco lo 0,13% (1), Castellammare di Stabia lo 0,13% (1), con le restanti percentuali sparse in altri comuni.

Le nazionalità delle sex workers rispecchiano la divisione nazionale, anche se la media delle italiane è superiore non di poco rispetto all’andamento generale: italiane 40% (24% media nazionale), brasiliane 15% (18% media naz.), colombiane 8%, venezuelane 6%, spagnole 5%, russe 4%, argentine 4%, cubane 3%, ungheresi 2%, portoricane 1%, ucraine 1%, oltre ad altre etnie miste tra sud americane, asiatiche e dell’est.
La maggioranza delle escort napoletane ha tra i 25-36 anni (58%), il 24% tra i 18 e i 24, il 15% tra i 37 e i 45, solo il 3% va oltre i 46 anni.

Per quanto riguarda gli utenti invece ecco gli accessi per comune dall’inizio del 2019: Napoli 533.948, Giugliano in Campania 19.546, Sorrento 11.782, Pompei 1.792, Pozzuoli 3.312, Ischia 1.900, Nola 19.817, Caivano 7.221, Casalnuovo di Napoli 2.063, Casoria 4.343, Villaricca 489, Quarto 1.412, Torre del Greco 4.452, Castellammare di Stabia 27.744, Ercolano 2.552, Frattamaggiore 10.261, Pomigliano d’Arco 5.864, Marigliano 3.095, Afragola 16.885, Arzano 1.412, Scafati 5.809.

Tra i servizi più richiesti sicuramente il rapporto sessuale (75%), seguito dalla masturbazione con mano (HJ – 74%), il 69 (72%), venuta su seno (COB – 69%), massaggio sensuale con corpo (69%), sesso orale (DATY- 68%), orale coperto con Condom (67%), bacio leggero (65%), orgasmo multiplo (63%), orale scoperto (BBJ – 60%), massaggio prostatico (59%), girlfriend experience (GFE -59%), , rapporto anale (51%), massaggio professionale (45%), porn star experience (44%), due ragazze (40%), baci profondi (FK- 38%), massaggio tantrico (38%), venuta in bocca (CIM – 28%), rimming (19%). Una percentuale è legata anche ai disabili (19%), che trovano spesso solamente nel sesso a pagamento l’unico modo per esercitare il proprio diritto alla sessualità.

Gli utenti, andando vedere nel dettaglio l’età, sono per la maggior parte uomini che vanno dai 25 ai 44 anni: dai 18 ai 24 anni 6%, dai 25 ai 34 26%, dai 35 ai 44 24%, dai 45 ai 54 il 20%, dai 55 ai 64 18%, over 65 6%.

Insomma, i dati parlano chiaro, ma la chiarezza spaventa ancora. Come spaventano, ancora a troppi, due persone dello stesso sesso che si baciano, una ragazza che “crede” di poter indossare una minigonna senza ricevere commenti volgari o, peggio, violenze fisiche, l’amore di due genitori omosessuali per la propria bambina e tanto, troppo altro ancora su cui bisogna lavorare.


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