Ticket sanitari, nuovo sistema a partire dal 1° Luglio. Ecco a chi non interessa


A partire dal 1 luglio 2014 scatterà il nuovo sistema per l’assegnazione delle fasce di reddito per il servizio sanitario. Fin  ad ora il pagamento del “ticket” per la spesa dei farmaci e per le visite avveniva tramite autocertificazione o con l’attestazione della fascia di reddito da parte del medico, dal prossimo mese invece, la fascia di reddito comparirà automaticamente tramite le informazioni fornite dal Ministero delle Finanze in base alla dichiarazione dei redditi. La fascia attribuita dal Ministero non sarà quindi modificabile né dal medico né dal farmacista, e fra i vari scenari prefigurati, il mancato aggiornamento dei dati oppure la mancata attivazione della tessera sanitaria comporterà l’inserimento nella fascia massima di reddito con conseguente pagamento dell’intera tariffa del ticket sanitario. 

Chi non dovesse risultare presente al Ministero ad esempio i lavoratori dipendenti che quindi hanno solo il Cud e non hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi, si troverà a pagare quindi la “tariffa massima”. Per tanto è necessario verificare la propria registrazione al sistema della Tessera Sanitaria, per evitare di finire nella fascia reddituale più alta.

Le variazioni comunque non interessano le seguenti categorie:

1. I bambini sotto i 6 anni o gli anziani over 65 con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro;

2. I disoccupati e gli anziani over 60 detentori di pensione minima e con i loro familiari a carico con reddito inferiore a euro 8.263,31 incrementato a 11.362,o5 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico;

3. I titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico;

4. I cittadini in fascia di reddito superiore a 100mila euro.

Per quanto riguarda le fasce di reddito verranno identificate da tre diverse codifiche:

– R1 da zero a 36.151,98 euro;

– R2 da 36.151,98 a 70mila euro;

– R3 da 70.001 a 100mila euro;

– Nessuna Codifica: sopra i 100mila euro si pagherà in automatico la quota massima.

 

 


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