Napoli, i cittadini fanno la raccolta differenziata e gli operatori mischiano i rifiuti


Spesso si punta il dito contro i cittadini napoletani, presunti colpevoli di una crisi della gestione dei rifiuti sicuramente non evidente come alcuni anni fa, ma ancora presente. La svolta indicata da molti è quella della raccolta differenziata, ma i partenopei, pigri ed incivili, proprio non vogliono sapere di fare le cose per bene. Come se fossero così stupidi da volere la tassa sulla spazzatura tra le più alte d’Italia, le strade sporche, la puzza sotto le finestre. Eppure, come testimonia Goethe, a Napoli la raccolta differenziata si faceva già nell’Ottocento grazie a un decreto di Ferdinando II di Borbone, ed i trasgressori andavano pure in carcere.

Il 29 Ottobre è stato pubblicato un video, filmato alle 6 di mattina, in cui si vede un operatore ecologico che riempie un cassonetto di grandi dimensioni con i rifiuti prelevati da quelli più piccoli della raccolta differenziata. La spazzatura, così mischiata, va a finire in un unico camion. Il tutto è successo nel parco Cesare Battisti di via Stadera.

L’autore del video chiede all’operatore perché stia mescolando i rifiuti, e l’altro risponde: “La monnezza è una e deve andare insieme”. Poi parla di una protesta in corso che non consentirebbe di scaricare i rifiuti e, così, hanno avuto l’ordine di mischiare tutto. L’operatore si giustifica: “Io devo fare quello che mi dicono”, e francamente sarebbe ingiusto prendersela con un lavoratore. “Questo è il Comune di Napoli: 400 euro all’anno”, questa la conclusione del cittadino che non ha bisogno di essere commentata.


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