Attivista di Giugliano arrestato in Francia, l’appello da Napoli: “Liberate Daniele”


Le forze dell’ordine, sabato scorso, hanno arrestato Daniele Bombace, un giovane attivista di Giugliano, nella capitale francese con l’accusa di aver partecipato ad una manifestazione antifascista.

Daniele è da anni attivo nelle lotte studentesche, antidiscarica, antirazzismo e cittadine. Trasferitosi a Parigi per lavoro, il giovane stava partecipando alla manifestazione di Action Antifasciste Paris-Banlieue. Le forze dell’ordine hanno arrestato Daniele insieme ad altri ragazzi che manifestavano con lui proprio nel quartiere antifascista di Ménilmontant.

Durante un raid, la polizia ha ammanettato i giovani attivisti. Gli agenti sembra volessero evitare uno scontro durante la manifestazione fascista di Génénation Identitaire. Quest’ultimo gruppo è una formazione di individui neofascisti e islamofobi sorpresi, altresì, spesso al fianco dell’entourage del presidente Macron.

Daniele Bombace è in questo momento detenuto presso il Centre de rétention administrative di Vincennes. Espellerlo senza giustificazioni e spiegazioni, questa ora sarebbe l’intenzione delle autorità nei confronti del giovane attivista. Sabato scorso il primo anniversario dei Gilets Gialli è stato dettato dal ritorno dell’illegittima repressione poliziesca. – scrivono in un comunicato gli attivisti francesi di Action Antifcasciste Paris-Banlieue.

Dopo una giornata di mobilitazione, che ha visto ancora una volta numerosi feriti tra i manifestanti, la polizia ha effettuato un vero e proprio raid nel quartiere Ménilmontant, storica zona antifascista della capitale francese, in seguito al quale sono stati arrestati 10 militanti antifascisti. Questa domenica, durante la manifestazione islamofoba del gruppo Génération Identitaire, i nostri compagni erano ancora tenuti in custodia senza alcun motivo.

Un nostro compagno di nazionalità italiana, residente in Francia da anni – continuano gli attivisti nel continuato – è al centre de rétention administrative di Vincennes in previsione di una sua prossima e inspiegabile espulsione. Dinanzi all’ormai consueto trattamento di favore dello stato verso l’estrema destra, chiediamo l’immediata liberazione di un ragazzo che da anni si batte per il bene della comunità impegnandosi in maniera attiva, concludono gli attivisti francesi.

Altresì, sono numerosi i post sulla piattaforma di Facebook che provengono direttamente da Napoli e chiedono la liberazione del ragazzo, ammanettato, come sembra, ingiustamente. La polizia ferma un attivista solo perchè lotta contro le ingiustizie.

Chi, di fatto, deve difendere gli altri dalle ingiustizie – il governo – sembra voltarsi dall’altra parte, anzi sembra proprio voler proteggere chi genera violenza. Allora davvero il mondo gira al contrario? Ed è compito nostro farlo girare dalla parte giusta, ora che ancora si trattiene ingiustamente chi cerca di cambiare il mondo in meglio.


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