Video. Fuori di sé sradica un cartello stradale e se lo porta a spasso


I social, ormai, sono diventati un pericoloso strumento su cui far circolare idee e comportamenti peggiori. Casi di cyber bullismo verso persone con problemi, bravate vandaliche condivise con fierezza e veri e propri atti illegali sono solo alcuni esempi facilmente reperibili su qualunque gruppo Facebook. L’ultimo caso “virale” è emblematico.

Nelle ultime ore sta circolando un video realizzato nel Napoletano che mostra un giovane in palese stato di alterazione: pupille preoccupantemente dilatate, linguaggio biascicato ed insensato, espressioni assenti fanno supporre un uso abnorme di alcolici o di sostante stupefacenti. Come se la sua condizione non fosse già allarmante così, l’uomo viene ripreso mentre si aggira in strada con un palo della segnaletica stradale appena sradicato sulle spalle.

Il video è stato registrato da alcuni amici, oppure semplici conoscenti, che durante tutta la ripresa non fanno altro che aizzare l’uomo, totalmente incapace di reagire e di acquistare lucidità. I cameraman lo scherniscono, lo incitano a compiere atti violenti come quello di spaccare il segnale o semplicemente a dire volgarità a favore di telecamera, indugiando spesso sul suo sguardo assente.

“Siamo all’apoteosi del degrado, perfetta rappresentazione dello stile di vita in determinati ambiente, dove manca del tutto la coscienza civica oltre al rispetto di sé stessi e del prossimo. Inquadrare un giovane in quelle condizioni, aizzarlo, e divertirsi per un comportamento così assurdo rappresenta senz’altro la parte più triste e inquietante del video”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli.

“Occorre una profonda riflessione da parte delle istituzioni e della stessa cittadinanza sul tema della devianza giovanile. Nei nostri territori ci sono migliaia di giovani che risultano purtroppo avulsi dal vivere civile. Non si può chiudere gli occhi di fronte ad un degrado che rischia di diventare brodo di coltura per il teppismo e terreno facile per il reclutamento della criminalità organizzata. Occorre rifuggire ogni logica giustificatoria e sanzionare i comportamenti incivili e contrari alla legge con la massima determinazione, intervenendo dove necessario con i servizi sociali, arrivando a togliere i minorenni dalle famiglie composte da camorristi o delinquenti incalliti”.


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