Trasporti, l’ultimatum di De Magistris: “Niente più fondi ad Anm se non migliora il servizio”


Il tema “trasporti pubblici” sembra essere particolarmente sentito a Napoli, specialmente in un periodo in cui gli scioperi continui e le condizioni del traffico mettono in ginocchio la città. Ma adesso le parole di Luigi De Magistris su Anm, pronunciate ai microfoni di Radio Crc, sembrano suggerire una svolta definitiva: l’Azienda Napoletana Mobilità rischia di non ricevere più fondi.

Se non ci sarà un innalzamento della qualità dei servizi del trasporto pubblico e se non saranno inserite alcune condizioni nel nuovo contratto di servizio, Anm non avrà le risorse e, così come l’abbiamo salvata, un minuto dopo verrà sciolta“, ha affermato il sindaco di Napoli. “A fine anno scade il contratto di servizio e ne dovremo fare uno nuovo.

Io porrò una serie di condizioni: non continueremo a mantenere Anm se non ci sarà un innalzamento della qualità dei servizi, a partire dai prolungamenti serali e notturni non più straordinari o legati alla volontà di qualcuno, ma che vanno inseriti nel contratto. Turni di mattina, pomeriggio e sera fino a inizio notte, altrimenti Anm non avrà i 54 milioni di euro che destineremo ad altro“.

Già in passato si era parlato della possibilità che l’accordo tra Anm e Regione Campania, in scadenza il 31 dicembre 2019, non fosse rinnovato. Adesso anche il Comune interviene in merito alla vicenda. Le parole di De Magistris sull’Anm fanno pensare che una nuova convenzione sia possibile, ma solo a condizione che ci sia un miglioramento sensibile dei servizi. Quel miglioramento dei trasporti che il sindaco aveva annunciato con tanto orgoglio, e che i napoletani stanno ancora aspettando.

Non ci sono ragioni di mantenere uno sforzo di questa portata se non vengono raggiunti dei risultati”, continua il primo cittadino. “Io sono per il pubblico perché ci credo, ma non esiste solo il pubblico. Il servizio pubblico ha senso se funziona, al cittadino interessa fino a un certo punto se il servizio è pubblico o privato, interessa invece che un autobus passi.

Se le cose non migliorano, non ha più senso mantenere il servizio pubblico. Servizio pubblico deve significare orgoglio di appartenere a un’azienda pubblica e di servire la città, non poter fare i capricci.


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