Al via inchiesta sui metrostar della circumvesuviana, la Regione Campania vuole chiarezza


Troppi guasti, troppi malfunzionamenti, troppi disagi ai viaggiatori, così l’assessore regionale ai Trasporti e alla Viabilità, Sergio Vetrella, istituisce una commissione di inchiesta per far luce su accaduto sulla tratta Castellamare di Stabia – Sorrento della Circumvesuviana quando il treno Metrostar di Ansaldo, bloccatosi nella galleria di Pozzano, costrinse centinaia di viaggiatori a tornare a piedi (e al buio) alla stazione di Castellamare. Un fatto che all’epoca come oggi, continua a suscitare indignazione e rabbia negli animi di chi, nonostante disservizi e ritardi continua a pagare un biglietto per viaggiare male e perennemente in ritardo.

Proprio come quel giorno, quando Il treno direttissimo per Sorrento delle 14.12 arrivò nella stazione di Castellammare già con abbondanti 20 minuti di ritardo, nonostante fossero in molti ad attenderlo per raggiungere l’area stabiese. Pochi minuti dopo la ripartenza, il treno si bloccò nel tunnel che conduce alla stazione di Pozzano, in un tratto dotato di un singolo binario che non avrebbe così permesso il transito di ulteriori convogli. Un guasto sconosciuto ed impossibile da riparare perfino dai tecnici e dopo ore di attesa l’unica soluzione possibile fu quella di tornare al punto di partenza, a piedi, nel buio di una galleria, per raggiungere una navetta sostitutiva.

A distanza di mesi da quell’increscioso incidente, la commissione di inchiesta istituita dall’Assessore ai Trasporti Vetrella si occuperà di scoprire cosa abbia causato il blocco del treno in galleria e se la comunicazione del guasto all’utenza sia avvenuta in modo corretto così come previsto dai regolamenti.

L’intento è quello di approfondire l’intera questione legata all’acquisto e alla manutenzione dei 25 treni Metrostar forniti da Ansaldo per cui, nel 2008, furono spesi ben 120 milioni di Euro, forniti dal POR, Programma Operativo Regionale.

Il Sindacato Or.S.A. già in passato avviò una lotta contro questi mezzi, ritenuti scadenti, scomodi per l’utenza e forieri di numerosi problemi e guasti tecnici e piccoli malfunzionamenti. Ma quelli per l’acquisto non furono gli unici soldi spesi, perché dopo averli acquistati si resero necessari svariati interventi ai binari per rendere il tragitto sicuro e a norma.

Intanto, quasi come un ironico scherzo del destino, sul sito del Regione Campania si può ancora leggere l’avviso del 2008 che recita: “In Circumvesuviana si viaggia verso il futuro. Si chiama “Metrostar” ed è il nuovo treno della Cirumvesuviana, che dopo oltre 35 anni si dota di 26 nuovi convogli di ultima generazione, a basso impatto ambientale, più capienti, con postazioni per diversamente abili non deambulanti e sistemi di videosorveglianza e di informazione all’utenza


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