Coronavirus, l’OMS: “La minaccia è molto alta, siamo preoccupati. I governi agiscano”


Nella conferenza stampa di oggi il capo della Protezione Civile ha posto l’accento sul dato secondo cui, su 821 casi di contagio da coronavirus, la metà siano asintomatici o presentino sintomi molto lievi. Nonostante altri 4 decessi di persone anziane e con patologie pregresse era ottimista Angelo Borrelli, un sentimento tuttavia in contrasto con l’indirizzo dell’OMS.

L’Ansa riporta le dichiarazioni del direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha affermato: “Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”.

Sulla stessa onda il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres: “Questo è il momento di chiedere ai governi di fare tutto il possibile per fermare la trasmissione, e di farlo ora. Non siamo ancora in una pandemia, ma la finestra di opportunità per evitarlo si sta restringendo. La mia preoccupazione riguarda soprattutto i Paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa”.

L’OMS non attacca dunque direttamente ed in modo esplicito l’Italia né gli altri paesi europei sulla gestione dell’emergenza coronavirus, eppure il grado di insoddisfazione che si legge tra le righe è molto chiaro. Il livello di rischio è stato aumentato successivamente all’incremento del numero di casi, registrati anche in Messico, Romania, Olanda, Estonia, Danimarca, Nigeria ed altri aventi tutti un collegamento con l’Italia, trattandosi di persone che hanno soggiornato o sono provenienti dal Nord Italia.


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