Coronavirus, l’autocertificazione per gli spostamenti


Per contrastare il contagio da Coronavirus, il Ministero dell’Interno, nonostante il recente divieto di transito da un comune all’altro, ha predisposto un modulo per garantire gli spostamenti necessari.

Questi ultimi potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative, motivazioni sanitarie o altre necessità, compresi i rientri presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, da attestare mediante apposita autodichiarazione, che potrà essere compilata anche seduta stante attraverso dei moduli forniti dalle forze di polizia.

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Sono assolutamente vietati, senza alcuna eccezione, gli spostamenti per le persone sottoposte a misura di quarantena o che sono risultate positive al virus.

La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli e per chi viola le limitazioni in questione sono previsti provvedimenti penali, indicati dal Dpcm 8 marzo 2020.

Il ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, ha disposto che i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema di trasporti. Dunque non riguarderanno soltanto la viabilità principale e la rete autostradale ma anche il trasporto ferroviario, aereo e navale.

Si tratta di una soluzione che punta a limitare gli spostamenti non necessari, inserendosi nel più ampio ventaglio di provvedimenti emanati, e validi fino al 3 aprile, con l’intento di arrestare, nel minor tempo possibile, la diffusione del Coronavirus.


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