Video. De Luca: “Picco di contagi a metà aprile, dobbiamo reggere per due mesi”


Nella giornata di oggi il Presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ha aggiornato i cittadini su alcuni aspetti importanti dell’epidemia di coronavirus, tra cui il picco di contagi previsto ad aprile e le misure messe in atto dalla Regione.

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Riferendosi ai provvedimenti già adottati, De Luca afferma: “Ho dovuto fare un’altra ordinanza più rigorosa di quella nazionale, chiudendo ristoranti e pizzerie alle 18 di sera e vietando il cibo da asporto. È autorizzato il trasporto solo dei cibi preconfezionati e con trasportatori muniti di mascherina.7

Per quanto riguarda le persone anziane isolate, “se ne occupano i Comuni, con i piani sociali di zona, o si possono segnalare alla Regione eventualmente”. Duro anche l’attacco al Governo e allo scarso senso civico degli italiani: “Noi siamo un paese che non fa mai le verifiche sulle basi dei risultati delle decisioni, siamo quelli del “mezzo mezzo” e del “fare finta”. Ora però prendiamo decisioni che abbiano conseguenze reali, non sulla carta.”

Tra i problemi segnalati, c’è quello degli aeroporti vuoti. “La Gesac insiste per chiudere Capodichino, a volte ci sono aerei con un solo passeggero. Abbiamo quindi posto all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture la richiesta che viene da Capodichino.

Nelle prossime ore affronteremo due problemi. Innanzitutto, i campi rom senza vigilanza. Chiederemo ai servizi sociali, ai Comuni e alle forze dell’ordine di fare una ricognizione. Il secondo problema è la carenza drammatica di mascherine. La Turchia ha bloccato alle frontiere le forniture centralizzate e quelle garantite alla nostra Asl di Napoli centro, e ci attiveremo oggi per sbloccarle”.

Il presidente della Regione si sofferma poi sul fatto che, nonostante abbia mostrato una grande solidarietà anche prima dell’emergenza Covid-19, la Campania continua a ricevere pochissimi fondi. “Quest’anno, la Campania riceve 171 milioni in più rispetto allo scorso anno, però continua ad essere l’ultima regione d’Italia per trasferimenti sanitari. Ad oggi un abitante della Campania riceve 46 euro in meno rispetto alla media nazionale, 45 in meno rispetto ai cittadini veneti, 39 in meno rispetto alla Lombardia.

Noi abbiamo accettato di non porre problemi quest’anno nonostante lo squilibrio permanente. Lo tolleriamo scegliendo di tacere per essere ancora la Regione della solidarietà e della fraternità nei confronti di cittadini italiani che stanno peggio di noi. Ma non consentiremo questo quando sarà risolta l’emergenza.

Sull’emergenza Coronavirus, De Luca si esprime così: “Si prevede che il picco di contagi in Campania sia a metà aprile. Per quel periodo avremo bisogno di 150 posti in terapia intensiva, e siamo assolutamente pronti ad affrontare questa emergenza. Dopodiché la curva del contagio è destinata a scendere.

Dobbiamo reggere per un mese e mezzo o due, se facciamo tutti il nostro dovere. Se sarà così, vi garantisco che in Campania nessun medico sarà costretto ad affrontare da solo una scelta tra chi deve vivere e chi deve morire“. Tra le buone notizie, il fatto che al momento “sono pochi i ragazzi contagiati, e va rilevato che le donne incinte colpite dal coronavirus sono ridotte a 1 unità”.

Ed è ai ragazzi che va un pensiero speciale: “Ci saranno ore di noia. Giovanni Paolo II invitava i giovani a riscoprire la dimensione del silenzio come irrinunciabile per la natura umana. E io invito a utilizzare queste serate a casa per fare qualche lettura interessante, come una pagina del Vangelo Secondo Matteo: il discorso della Montagna, fondamento dell’umanesimo occidentale. O “Se questo è un uomo” di Primo Levi”.

La Regione si attiva anche per le mascherine: “In queste ore stiamo cercando di individuare aziende che producono tessuto non tessuto, che risulta efficace nella produzione di mascherine ordinarie“. E ancora sulla Campania: “Ho spiegato a qualche Ministro perché la Campania deve essere considerata una priorità (dopo la Lombardia). La nostra regione ha alcuni territori che sono tra i più densamente popolati d’Europa. E noi non ci possiamo permettere il lusso di contenere un’esplosione di contagi

Il lavoro è in corso, abbiamo motivo di preoccupazione, ma anche una condizione che ci consente di avere serenità“, conclude De Luca. “Il picco di contagio ce lo aspettiamo perché sono arrivati a migliaia dal Nord, ma anche quello riusciremo a controllarlo se abbiamo tutti senso di responsabilità“.


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