Video. Criscitiello contro i napoletani: “Cantano ‘O Sole mio mentre la gente muore”


Angelo Forgione, giornalista e scrittore napoletano, ha pubblicato un video su Facebook. Rieccolo, Michele Criscitiello, – scrive – a condividere il sensibile pensiero di Marco Nappi, formidabile palleggiatore che fu negli anni Novanta. L’ex calciatore rifiuta di palleggiare con la carta igienica, la “challenge” di moda sui social in questo duro periodo di reclusione in casa. Non vuole cimentarsi per rispetto ai tanti morti causati dal #Covid19. Tutto giusto per il direttore e conduttore di Sportitalia, che il cattivo gusto lo lascia alla gente sui balconi, a quelli che cantano ‘O sole mio e ‘o Surdato nnammurato”.

“Insomma, – ha aggiunto – Nappi si dissocia dai vip che palleggiano con lo scottex e #Criscitiello finisce per prendersela con gli italiani che intonano l’inno nazionale, anzi, proprio con i napoletani, in un momento di reclusione forzata nelle case, tutti privati del diritto alla libera circolazione, tutti a combattere il silenzio spettrale delle città, la noia, l’ansia e la depressione. Non lui, che non rischia l’equilibrio psichico potendo uscire quando gli pare per comprovati motivi di lavoro; che non rischia la solitudine potendo interagire con i colleghi di redazione e con gli ospiti in trasmissione; che non rischia di certo lo stipendio e il futuro come qualcuno che se ne deve stare forzatamente ai domiciliari… a cantare sul balcone.

La frase incriminata sarebbe proprio quella in cui Criscitiello afferma: “Va bene ridere ma vedere qualche parente che se ne va e di fronte cantano ‘O sole mio e ‘o Surdato nnammurato lascia il tempo che trova“.


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