Campania in lockdown, aria più pulita e con meno inquinamento: i dati ARPAC


Anche nel mese di aprile la qualità dell’aria è migliore. A confermarlo è l’ARPAC Campania.

L’agenzia regionale di protezione dell’ambiente sta continuando a studiare le concentrazioni di inquinanti atmosferici nei capoluoghi campani, per valutare gli effetti che le misure di contenimento della pandemia di Covid-19, soprattutto nella cosiddetta “fase 1”, hanno avuto sulla qualità dell’aria in Campania.

I dati di aprile dell’ARPAC confermano un drastico abbattimento delle concentrazioni di ossidi di azoto in aria ambiente, direttamente connesso agli effetti del lockdown, in particolare alla notevole riduzione del traffico veicolare.

Inoltre hanno rilevato diminuzioni delle concentrazioni medie giornaliere di monossido di azoto fino all’80% rispetto ai valori riscontrati negli anni precedenti nello stesso periodo.

«Nonostante le difficoltà legate all’emergenza Covid-19 – dichiara il Commissario straordinario ARPAC Stefano Sorvino – l’Agenzia è riuscita nell’obiettivo, non scontato, di garantire la continuità del monitoraggio della qualità dell’aria, offrendo ai cittadini e alla comunità scientifica un quadro prezioso di conoscenze su un periodo che dal punto di vista ambientale ha rappresentato un unicum nella storia della nostra regione, con evidenti benefici per lo stato di alcune matrici ambientali: una nota senz’altro positiva, in un periodo funestato dall’emergenza sanitaria».


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