“La ragazza è sottoposta a sorveglianza sanitaria e io le faccio i migliori auguri. Anche i membri del suo nucleo familiare sono stati sottoposti a tampone”. Queste le parole del sindaco che prosegue “il problema principale è un altro. Bisogna stare attenti. Bisogna rispettare le regole, mascherine e distanza di sicurezza“.
Poi il sindaco fa un appello ai giovani: “Se fate gli idioti rischiate di tornare chiusi in casa per un altro mese. Per contagiarsi non è necessario scambiarsi una sigaretta con gli amici. Basta anche stare riuniti intorno ad uno scooter come tanti fessi. Magari senza la mascherina e uno accanto all’altro“.
Appello rivolto anche ai genitori: “Mettiamocelo in testa tutti quanti, mettiamolo in testa ai nostri figli. O rispettano le regole o si rischia. Innanzitutto si rischia di dover tornare di nuovo chiusi in casa e poi si rischia la nostra salute, quella delle persone che amiamo“.
“Per i nonni, per gli anziani questo virus è una bomba, questo virus è letale, dovete stare attenti. Ma soprattutto dovete imporre ai vostri figli e ai vostri nipoti di stare attenti, altrimenti isolatevi da loro. Perché se i vostri figli e vostri nipoti non indossano la mascherina e non sono attenti significa che non vi amano abbastanza“.
L’ultima parola la rivolge a chi chiede più controlli: “Non si può mettere una badante accanto ad ognuno dei 60 milioni di cittadini italiani. I controlli ci sono, ma noi non possiamo fare nulla se un fesso indossa la mascherina e la toglie per incontrare un amico e farsi una chiacchierata. La verità è che serve la collaborazione di tutti, altrimenti se ce la prendiamo soltanto con i controlli, oltre a non aver capito nulla, continuiamo ad essere dei fessi, degli idioti, ma soprattutto continuiamo a rischiare la nostra vita e delle persone che amiamo“.
“Sono arrabbiato e non vado oltre. Nella prima fase la collaborazione di tutti è stata straordinaria, ma adesso cerchiamo di non vanificare tutto. Indossiamo la mascherina e teniamo le distanze di sicurezza“.