I punti essenziali del nuovo DPCM: cosa sarà possibile fare dal 18 maggio


Il nuovo DPCM, in vigore dal 18 maggio, è stato firmato ieri dal premier Giuseppe Conte e il ministro della salute Roberto Speranza. Il testo disciplina le modalità di riapertura delle attività commerciali e gli spostamenti possibili. Resta fermo l’obbligo di isolamento di soggetti con febbre e infezione respiratoria.

L’accesso a parchi, ville e giardini pubblici è consentito solo nel rispetto del divieto di assembramento. Dal 15 giugno è consentito, per bambini e ragazzi, l’accesso ai luoghi per lo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative.

È consentito svolgere attività sportiva all’aperto, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza previste. Tuttavia, sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Le sessioni di allenamento di atleti e professionisti sono consentite. A decorrere dal prossimo 25 maggio, consentita la riapertura di palestre, piscine, centri e circoli sportivi. Chiusi gli impianti nei comprensori sciistici.

Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito solo in forma statica, nel rispetto delle distanze sociali. Ancora sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e bingo. Teatri, concerti e cinema riprenderanno le loro attività dal 15 giugno in poi. Consentito, invece, l’accesso ai luoghi di culto.

Riaperti anche musei e altri luoghi di cultura, a patto che garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tale da evitare assembramenti. Restano sospesi i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonchè le attività di formazione superiore (Università, corsi professionali, master e così via). Ferma, in ogni caso, la possibilità di svolgimento delle attività formative a distanza. Sono esclusi dalla sospensione i corsi di formazione specifica in medicina generale e quelli effettuati dagli uffici della motorizzazione civile e dalle autoscuole.

Sono sospese le attività di centri benessere e termali, centri culturali e sociali. Limitato anche l’accesso di parenti e visitatori all’interno di strutture di ospitalità e sanitarie.

Le attività commerciali al dettaglio sono consentite a condizione che venga rispettata la distanza di un metro e che gli ingressi avvengano in modo dilazionato. Consentite anche le attività dei servizi di ristorazione e le attività inerenti i servizi alla persona, a condizione che le regioni abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle stesse con l’andamento della situazione epidemiologica.

Restano garantiti servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché le attività del settore agricolo. Il servizio delle aziende di trasporto pubblico è garantito ma modulato in base agli interventi necessari per contenere l’emergenza Covid-19.

Si raccomanda l’utilizzo dello smart working, laddove possibile. Inoltre, si consiglia di incentivare ferie e congedi retribuiti, assunti protocolli anti-contagio e tenere regolarmente operazioni di sanificazione,

Consentita l’attività degli stabilimenti balneari, sempre nel rispetto del distanziamento sociale, così come quella delle strutture ricettive.

Chiunque intenda fare ingresso in Italia, può farlo tramite una dichiarazione in cui indica i motivi del viaggio, l’indirizzo completo della dimora in cui sarà svolto il periodo di isolamento e il recapito telefonico presso cui ricevere comunicazioni durante il periodo di isolamento.

A decorrere dal 3 giugno non sono soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti da e per gli stati dell’Unione europea.

Queste le principali novità introdotte dal DPCM che, proprio oggi, 18 maggio, ha inaugurato un’ulteriore fase, caratterizzata da una maggiore apertura.


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