La notizia che tutti avrebbero preferito non ricevere – soprattutto i diretti interessati – è arrivata nella tarda serata di ieri. Jabil ha confermato i 190 licenziamenti.
È saltato in nottata quando sembrava tutto definito con il ritiro dei 190 licenziamenti, il tavolo sulla Jabil tenuto in videoconferenza con il Ministro del Lavoro Catalfo e il sottosegretario Mise Todde, l’azienda e i sindacati. Una riunione che si è protratta per tre giorni, che stava per concludersi con il lieto fine, ma verso mezzanotte il colpo di scena: l’amministratore delegato Clemente Cillo ha deciso di non sottoscrivere l’accordo e confermare quindi i 190 licenziamenti dello stabilimento di Marcianise.
“Alle 23 di ieri sera – spiega Antonio Accurso, Segretario Generale Uilm Campania – si era quasi siglato l’accordo per ritirare i licenziamenti e riprendere un percorso condiviso per la gestione degli esuberi, ma l’azienda alle 23.50, con un colpo a sorpresa, ha dichiarato di non voler proseguire su questa strada. La trattativa era stata complessa e faticosa ma aveva riportato tutti gli attori al buonsenso, grazie allo sforzo e alla mediazione di Governo e Regione e alla determinazione e responsabilità del sindacato.
I licenziamenti sarebbero stati ritirati per riprendere un percorso di ricollocazione con stretto monitoraggio delle istituzioni. La Jabil con questo atto scellerato mette in discussione la missione industriale, e crea forte incertezza minando la sua credibilità. I lavoratori tutti vengono lasciati senza nessun futuro. Chiediamo al Governo di tentare un ultimo sforzo per riportare tutti al buonsenso a altrimenti di mettere in sicurezza il sito e accertare tutte le responsabilità” conclude Accurso.
Visibilmente amareggiata anche l’Assessore Regionale al Lavoro Sonia Palmeri, in un video sulla sua pagina facebook ha fatto il punto della situazione:
“Pensavamo che l’accordo fosse già completo, che ora mai fosse fatta. E invece all’ultimo momento questo tavolo è saltato. Ci concediamo ancora la giornata di domani per poterlo riprendere“.
Il tavolo potrebbe riprendere questa mattina per un ultimo tentativo di scongiurare i licenziamenti.