Coronavirus, arriva dagli USA la prima possibile cura con un anticorpo specifico


Il Coronavirus sta tenendo impegnati senza sosta medici e scienziati di tutto il mondo alle prese con un possibile vaccino, un farmaco specifico e terapie possibili. Arriva dagli USA, infatti, il primo studio al mondo su un potenziale trattamento con gli anticorpi negli esseri umani.

I primi pazienti hanno ricevuto, in uno studio di fase 1, l’anticorpo principale LY-CoV555 nato della collaborazione tra l’azienda farmaceutica Eli Lilly con AbCellera. Lo studio, controllato con placebo, valuterà la sicurezza e la tollerabilità nei pazienti ricoverati in ospedale.

LY-CoV555 è un anticorpo monoclonale IgG1 (mAb) diretto contro la proteina spike di Sars-Cov-2 e progettato per bloccare l’ingresso del virus nelle cellule umane; grazie a questa neutralizzazione del virus, l’anticorpo sopracitato è potenzialmente utilizzabile sia nella prevenzione che nella cura del Covid-19.

I risultati dello studio sono previsti entro la fine di giugno. Se i risultati della fase 1 mostreranno che l’anticorpo può essere somministrato in modo sicuro, Eli Lilly avvierà uno studio di fase 2 per valutare l’efficacia in popolazioni vulnerabili.

Gli scienziati di Eli Lilly hanno sviluppato in soli tre mesi l’anticorpo, dopo che questo era stato identificato da AbCellera e dal Centro di ricerca sui vaccini dell’Istituto Nazionale di Allergie e Malattie Infettive (NIAID) su un campione di sangue prelevato da uno dei primi pazienti statunitensi guariti dal Covid.

L’anticorpo LY-CoV555 è il primo potenziale nuovo farmaco specificamente progettato per combattere Sars-Cov-2. I primi pazienti nello studio sono stati trattati nei principali centri medici statunitensi. Le dichiarazioni di Mark J. Mulligan, direttore della divisione di malattie infettive e immunologia e direttore del Vaccine Center presso la NYU Langone Health, in proposito:

“Siamo impegnati a lavorare con i partner del settore per generare evidenze scientifiche in grado di soddisfare l’urgente necessità di trattamenti che riducano la gravità della malattia. I trattamenti con anticorpi, come quello qui studiato, promettono di essere contromisure efficaci contro questa infezione mortale”.

Le terapie con anticorpi come LY-CoV555 possono rivelarsi efficaci sia nella prevenzione che nel trattamento del virus e possono essere molto importanti per i gruppi più colpiti dalla malattia e, dunque, più deboli come gli anziani e le persone con sistema immunitario compromesso.

Daniel Skovronsky, Chief Scientific Officer e presidente di Lilly Research Laboratories ha poi sottolineato: “Nel frattempo, stiamo anche avviando la produzione di questa potenziale terapia su vasta scala. Qualora LY-CoV555 si rivelasse parte della soluzione a breve termine vogliamo essere pronti metterla a disposizione dei pazienti il più rapidamente possibile, con l’obiettivo di rendere disponibili diverse centinaia di migliaia di dosi entro la fine dell’anno”.

Se la fase corrente dello studio andrà a buon fine, l’anticorpo sopracitato potrà essere, dunque, provato in sicurezza anche su pazienti non ospedalizzati ma affetti da Covid-19. Lo studio, inoltre, continuerà provando il farmaco su pazienti vulnerabili che, per antonomasia, non sono perfetti candidati per un vaccino.


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