Coronavirus, la Francia boccia la Clorochina: “La cura Ascierto è quella vincente”


La “cura Ascierto” con Tocilizumab sta riscuotendo successo in tutto il mondo. Basti pensare ai successi ottenuti in Regno Unito, l’adesione della Germania o, ancora, del Brasile. Di recente, uno studio francese ha messo in evidenza l’efficacia del Tocilizumab, bocciando il trattamento con Clorochina.

Il ministro della Salute francese, Olivier Veran, stando a quanto riportato da Cronache Di Napoli, ha richiesto una revisione delle regole in deroga per la prescrizione dell’idrossiclorochina, entro 48 ore.  A questa notizia, sembrerebbe seguire quella di un uso più massiccio della cosiddetta “cura Ascierto” che prevede la somministrazione del Tocilizumab.

La decisione dovrebbe essere formalizzata nella giornata di oggi. Ad essa ci si è giunti in seguito alla pubblicazione di uno studio sulla rivista The Lancet, in cui si sottolinea un maggior rischio di mortalità nei pazienti affetti da Covid-19 che hanno assunto idrossiclorochina e clorochina. Si tratta di farmaci antimalarici molto diffusi anche negli Stati Uniti.

Lo studio ha analizzato i dati di 15 mila persone trattate con tali farmaci. Il rischio di mortalità è risultato maggiore rispetto agli 81 mila pazienti non sottoposti alla stessa terapia. 

A seguito di ciò, in Francia diversi ospedali hanno adottato la “cura Ascierto” e stanno provvedendo a reperire sul mercato il Tocilizumab. Infatti, finora, resta la miglior arma per sconfiggere il virus.

L’infettivologo Raoult aveva lottato con forza per l’affermazione della cura con idrossiclorochina. Tuttavia, la sua tesi è stata bocciata, mettendo in risalto chi ha adottato percorsi di terapia più efficaci, come il professor Paolo Ascierto.


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